Tredici anni e 8 mesi per il boss Pantaleone “Scarpuni” Mancuso, 11 anni per Adriano Greco, 10 anni per Pasquale Quaranta. Sono le condanne più pesanti nella sentenza del Tribunale collegiale di Vibo Valentia per il processo con rito ordinario nato dall’operazione antimafia denominata Costa Pulita scattata nell’aprile 2016, con l’apertura del dibattimento avvenuta il 24 luglio 2017. Il processo si è concluso davanti ai giudici del Tribunale di Vibo Valentia con 25 condanne, 13 non doversi procedere e 7 assoluzioni. Un’inchiesta che ha colpito per la prima volta i clan Accorinti, Bonavita e Melluso di Briatico e Il Grande di Parghelia. 

Insieme a loro anche esponenti della famiglia Mancuso di Limbadi.  Il troncone celebrato con rito abbreviato è giunto alla sentenza di appello il 9 maggio dello scorso anno. Parti civili nel processo (e che hanno rassegnato conclusioni scritte attraverso i rispettivi legali) sono: gli imprenditori Angelo Derenzo, Giuseppe De Masi, Francesco Cascasi e Salvatore Barbagallo, la Regione Calabria, la Provincia di Vibo, il Comune di Vibo, il Comune di Briatico, il Comune di Parghelia, l’associazione Antiracket e antiusura della provincia di Vibo, l’associazione Sos Impresa. Continua a leggere sul Vibonese.