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Goletta Verde e Arpacal, due punti di riferimento per capire lo stato di salute delle acque e del mare. Specie in questa stagione estiva che, in quanto a mare limpido a cristallino, ha lasciato molto a desiderare. Eppure, i due danno esiti opposti per quanto riguarda il mare del litorale lametino, rivelando una discrasia non irrilevante. Secondo i dati della Goletta Verde, ovvero di Legambiente, lungo la foce del fiume Angitola, al confine con il territorio di Gizzeria, le acque sarebbero “fortemente inquinate”. Dal prelievo sarebbero emersi enterococchi intestinali ed escherichia coli, batteri pericolosi per la salute, specie per quella di anziani e bambini. Anche il campionamento fatto poi lo stesso giorno a Capo Suvero, alla foce del fiume Sant'Anna, parla di mare inquinato con la presenza degli stessi omonimi batteri.
Diversa, invece, la pagella dell'Arpacal. L’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ritiene pulito il mare del golfo di Sant’Eufemia e boccia solamente quello già interdetto per legge alla balneazione a 200 metri a sud del fiume Amato, classificando l'area come “temporaneamente vietata per inquinamento.
Una strana anomalia quella evidenziata dai due colossi. Per Goletta verde, la campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, è tutto il mare calabrese a lasciar desiderare. Diciassette campionamenti sui venticinque eseguiti lungo le coste della Calabria presenterebbero una carica batterica elevata, superiore alle soglie stabilite dalla legge. Per 15 di questi punti, principalmente alle foci di fiumi, torrenti e scarichi, il giudizio è di fortemente inquinato.