Cosenza, ospedali nel caos: presto resteranno senza operatori e farmaci

VIDEO | Gare bloccate dopo la scelta di ministeriale di non utilizzare la Stazione unica appaltante della Calabria. Intanto salta la nomina di Antonino Candela alla guida dell'Asp mentre Giuseppina Panizzola, in predicato di dirigere l'Azienda Ospedaliera di Cosenza, è ancora in attesa del decreto di nomina

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di Salvatore Bruno
23 luglio 2019
15:26

Le intenzioni rivoluzionarie del Decreto Calabria sulla Sanità rischiano di naufragare, portandosi dietro una marea di danni. Dal primo agosto l'Azienda Ospedaliera di Cosenza resterà senza Operatori Socio Sanitari per effetto della scadenza del contratto con la Coopservice. L'impresa nel 2014 si è aggiudicata il servizio di pulizia nelle tre strutture dell'Annunziata, del Mariano Santo e del Santa Barbara di Rogliano. Successivamente ha beneficiato di una estensione per la somministrazione di circa novanta OSS, prestazioni queste esternalizzate a causa del blocco delle assunzioni imposto dal Commissariamento della sanità calabrese. L'appalto può essere prorogato nelle more di espletamento di una nuova gara, ma non per la parte relativa all'estensione. In sostanza, le pulizie proseguiranno, l'assistenza ai pazienti no. Il 31 agosto poi, terminerà anche la convenzione con la Seatt il cui personale garantisce i servizi dei Centri Unici di Prenotazione.

I farmaci stanno per finire

Ma c'è un'altra emergenza che sta per scoppiare in tutta la sua drammaticità: le scorte di farmaci continuano ad assottigliarsi. Il fabbisogno dei nosocomi cittadini è pari ad un investimento di circa 40 milioni di euro l'anno, e riguarda anche altri dispositivi sanitari quali fiale, cannule, cateteri, collari ed altro materiale analogo. Gli acquisti però sono bloccati perché il Decreto voluto dal Ministro Giulia Grillo, vieta di affidare le procedure di gara alla Stazione Unica Appaltante della Calabria. L'Azienda Ospedaliera quindi dovrebbe reperire una stazione disponibile fuori regione, con tutte le spese e le difficoltà organizzative che ne derivano. Il problema riguarda anche l'Asp e, di conseguenza, tutti i nosocomi della provincia.


La Sua senza personale

La questione della Stazione Unica Appaltante, merita un approfondimento. Premiata dall'Anac e dal Ministero della Funzione Pubblica per la qualità del lavoro svolto, la struttura in realtà fatica ad espletare in autonomia le varie procedure di gara perché priva del personale necessario. Ad aumentare la dotazione organica dovrebbe provvedere la Regione, ma sia Loiero, sia Scopelliti che Oliverio hanno preferito lasciarne sguarniti gli uffici. Così, dopo le fasi di avvio dei bandi, le procedure vengono di fatto svolte dai dipendenti di aziende ospedaliere e sanitarie. Per questo dal Governo centrale, si è pensato di sottrarre questo potere alla Sua calabrese. Il rimedio però, almeno per adesso, appare peggiore del male.

Strutture ospedaliere e sanitarie senza guida

Tutto questo accade con le aziende ospedaliere e sanitarie da mesi rimaste senza guida. Per cui il sistema è paradossalmente ancora in mano al management che secondo il ministro Grillo, avrebbe portato la sanità calabrese allo sfascio. Nè il generale Saverio Cotticelli, a sette mesi dal suo insediamento, è riuscito ad imprimere un cambio di rotta. Il suo lavoro infatti, prosegue sostanzialmente nel solco di quanto realizzato dal suo predecessore Massimo Scura. Deleteria si è rivelata la nomina di Thomas Schael, andato via nottetempo per non meglio specificati motivi. La sua precipitosa fuga certamente ha rallentato il lavoro della struttura commissariale mentre l'invocata trasparenza pentastellata dovrebbe suggerire di rendere pubblici i motivi dell'improvviso addio. Ma c'è anche un altro aspetto imprevisto con cui bisogna fare i conti. La decisione di revocare gli incentivi ai manager, 50 mila euro di bonus trasformato in indennità di risultato e 20 mila euro di rimborso spese, sta raffredando gli entusiasmi di chi inizialmente aveva accettato la sfida di venire in Calabria. Così sono saltati gli incarichi per i quali erano stati indicati Massimo Annicchiarico (Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria), Renzo Alessi (Asp di Catanzaro) e Antonino Candela (Asp di Cosenza). Su quest'ultimo si era registrata anche la marcia indietro di Giulia Grillo perché il manager è indagato per falso in atto pubblico. Mentre non c'è traccia negli uffici di Giuseppina Panizzoli, in predicato di dirigere l'Azienda Ospedaliera di Cosenza, di Gilberto Gentili destinato all'Asp di Crotone e di Isabella Mastrobuono indicata al Pugliese Ciaccio di Catanzaro: prima di insediarsi devono attendere la pubblicazione del relativo decreto da parte del Ministero della Salute. Le cui tempistiche, a quanto pare, non sembrano così urgenti come la materia richiederebbe.

Giornalista
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