L’incisione artistica realizzata dai maestri artigiani del ferro Emilio e Gianni Zicarelli, raffigurante il volto di Giacomo Mancini, era destinata per iniziativa della Fondazione intitolata al Leone Socialista, ad essere collocata in Largo Vergini, nel quartiere del centro storico in cui il Leone Socialista nacque nel 1916 mantenendovi poi un solido presidio fino alla sua scomparsa, nel 2002.

L'inaugurazione rinviata

L’opera doveva essere inaugurata il 21 aprile scorso a margine di una cerimonia organizzata nell’anniversario della nascita del leader del Psi. Ma non meglio precisate ragioni logistiche e burocratiche causarono un rinvio a data da destinarsi di quell'appuntamento: «Comportamenti che non voglio nemmeno qualificare perché provengono da elementi istituzionali, ci hanno impedito di svelarla in quella data e consegnarla alla città – ha detto Giacomo Mancini jr, vicepresidente della Fondazione - Adesso abbiamo deciso di renderla itinerante: saremo felici di farla utilizzare a chi dovesse richiederla». L'installazione è stata svelata a margine di una iniziativa promossa con il coinvolgimento di alcuni sindaci dell'area urbana e che rappresenta una tappa di avvicinamento alla celebrazione del trentennale dell'elezione di Giacomo Mancini a primo cittadino del capoluogo bruzio.

Azione amministrativa ancora attuale

Un percorso riflessivo e propositivo nella convinzione che quella scelta, maturata dai cosentini che si recarono alle urne nel 1993, ha contribuito a modificare la storia della città. Giacomo Mancini, sogni e visioni il tema del dibattito al quale hanno partecipato la sindaca di San Fili Linda Cribari, quella di Casali del Manco, Francesca Pisani, e i sindaci di Castrolibero e Castiglione Cosentino Orlandino Greco e Salvatore Magarò. «Ognuno di loro ha una sua storia e un proprio percorso politico e partitico – ha sottolineato Giacomo Mancini jr - Abbiamo dialogato insieme ritenendo che quella stagione di governo inaugurata da mio nonno dopo il voto del 5 dicembre 1993, possa ancora oggi essere analizzata ed attualizzata e possa essere inoltre da stimolo per le sfide che gli amministratori si trovano ad affrontare. Per la prima volta un sindaco venne eletto direttamente dai cittadini».

Speriamo non sia una boutade

Gli incontri promossi dalla Fondazione Mancini vengono organizzati anche con l’obiettivo di mantenere un fermento culturale nel centro storico di Cosenza «che da sindaco, Giacomo Mancini contribuì a rivitalizzare – ha detto ancora il vicepresidente della Fondazione». Proprio sul rilancio del centro storico si fonda il dossier Dai Sogni ai Segni, redatto dall'amministrazione di Palazzo dei Bruzi per candidare Cosenza a città Capitale della Cultura 2026. «Noi non siamo stati né coinvolti, né ascoltati, né considerati. Per cui non conosciamo i contenuti del dossier – insiste Giacomo Mancini jr – Ovviamente, ogni iniziativa che possa avere benefici per i cosentini, non può che trovare il nostro favore. E però, rappresentando un pensiero serio, concreto, fattivo, bisognerebbe avere l'accortezza di capire se questa candidatura sia una boutade impiegata per occupare per qualche tempo il dibattito politico oppure se si tratti di una cosa seria. Ci auguriamo si tratti di una cosa seria».