VIDEO | La vecchia struttura dovrà essere demolita perché inagibile. Presentato il progetto esecutivo del nuovo istituto: potrà ospitare un massimo di 875 alunni
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L'edificio del Liceo Fermi, costruito negli anni Settanta, è chiuso dal 2017, da quando, in seguito ad una ricognizione condotta dai tecnici della Provincia di Cosenza su tutti i plessi scolastici di proprietà dell'Ente, emersero carenze strutturali riconducibili alla inadeguatezza dei materiali utilizzati per la costruzione.
Rischio di crollo
In sostanza la scuola non era soltanto estremamente vulnerabile in caso di eventi sismici ma c'erano problemi di tenuta statica e di sostegno dei carichi verticali. Si è allora deciso di demolire l'immobile, per costruirlo ex novo, destinando nel frattempo gli studenti in altre sedi.
La conferenza stampa
Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, il presidente Franco Iacucci ha illustrato il progetto esecutivo insieme al dirigente del settore edilizia scolastica Claudio Carravetta ed alla responsabile del procedimento Giulia Morrone. Nella Sala degli Specchi dove si è svolto l'incontro con i giornalisti, erano presenti anche i responsabili dello studio di ingegneria ed architettura Settanta7 di Torino, che hanno disegnato l'opera, e la dirigente del Fermi Angela Corso.
Spazi per oltre 800 alunni
La nuova scuola sorgerà su tre livelli, oltre al piano terra. Ospiterà 35 aule per una capienza di 875 alunni. Ci saranno poi una biblioteca, l'aula magna, otto laboratori ed un ampio spazio per le attività amministrative. Sarà inoltre alimentata da un impianto fotovoltaico da 42 kw di potenza. L'importo totale dell'investimento è pari a quasi otto milioni e mezzo di euro finanziati con fondi del Ministero dell'Istruzione.
Una scuola all'avanguardia
«Un plesso all’avanguardia anche sotto il profilo tecnologico - ha commentato Iacucci - con un'aula multimediale e laboratori didattico-scientifici per consentire ai docenti di integrare le lezioni teoriche con esperienze pratiche e permettere ai giovani di affrontare il mondo del lavoro in modo consapevole».
Nessuna speculazione
L'edificio sarà ricostruito nella medesima area di quello da abbattere, tra Viale Mancini, Via Isnardi e Viale delle Medaglie d'Oro: «Siamo stati costretti a sgomberare la scuola per preservare l'incolumità dei ragazzi. Non mancarono le polemiche - ricorda il presidente della Provincia - Qualcuno addirittura si azzardò ad accusarmi di aver stretto un accordo con il sindaco Mario Occhiuto per attivare una speculazione edilizia. Si trattava solo di fandonie. Tutto il nostro impegno è stato invece profuso nell'interesse dei ragazzi, per dare loro una scuola sicura».
Snellire le procedure
La Provincia espleterà celermente la gara d'appalto. La consegna dell'opera richiederà cinquecento giorni: «Alla fine del 2023 saremo nelle condizioni di inaugurare il Liceo. Il nostro obiettivo è questo. Nell'ambito dell'edilizia scolastica - ha aggiunto Iacucci - siamo riusciti ad intercettare finanziamenti per 131 milioni di euro destinati alla ristrutturazione di 38 istituti . Al Governo chiediamo di semplificare le procedure, altrimenti non riusciremo a mettere in campo queste risorse nei tempi giusti».
Nel ricordo di Fiorino
Tra i protagonisti del programma di edilizia scolastica realizzato dalla Provincia c'è anche l'architetto Fiorino Sposato, funzionario dell'Ente deceduto la scorsa settimana a causa del Covid: «Un professionista valido - ha ricordato Iacucci - impegnato anche sul fronte del Cis per il centro storico di Cosenza che ci ha lasciati in maniera repentina e tragica».