Il Questore di Cosenza ha provveduto alla chiusura di un centro per la raccolta di scommesse. Questi esercizi vengono utilizzati dalle cosche per il riciclaggio di beni di provenienza illegale, frutto dei proventi delle estorsioni, traffico di droga e altre attività economica delittuose. I provvedimenti sono mirati ad impedire il reimpiego in attività legali dei beni di provenienza non lecita.

 

Negli ultimi due anni, la Questura di Cosenza ha potenziato gli strumenti d’indagine volti ad individuare tali meccanismi che, molto spesso, vengono innescati attraverso insospettabili teste di legno fittiziamente interposte nella gestione di rilevanti attività economiche.

 

In questo caso, fa sapere la Questura, è stata colpita la cosca Muto di Cetraro che, per quanto emerso dagli accertamenti, ha tentato di inserire un prestanome nell’amministrazione di un esercizio operante sulla costa tirrenica nei confronti del quale, oltre al rifiuto di sanatoria, è stata disposta la chiusura immediata. Analoghi e numerosi provvedimenti avevano riguardato anche altre cosche malavitose (Rango-Zingari, Lanzino, Tundis, Calvano).