«La vicenda dei contagi di pazienti e dipendenti della residenza sanitaria Villa Torano sta assumendo contorni sempre più gravi. Sembra che ogni giorno vengano dati dei numeri del lotto rispetto ai contagi. Ci auguriamo che la magistratura faccia al più presto luce sui fatti e sulle eventuali responsabilità che, stando agli aggiornamenti delle cronache, sembrano essere non escludibili».

Lo affermano, in una nota, i deputati del M5S Paolo Parentela, Giuseppe d’Ippolito e Francesco Sapia in merito al focolaio di coronavirus registrato nella struttura per anziani di Torano castello (Cs), su cui indaga la procura di Cosenza. 

«Va registrata - scrivono  i parlamentari- l’evidente inadeguatezza di gestione da parte della Regione Calabria. Siamo rimasti a lungo in silenzio per rispetto del momento emergenziale, ma a questo punto non possiamo tacere sulle responsabilità delle competenti strutture regionali e in primo luogo dei loro dirigenti, che la presidentessa della Calabria, Jole Santelli, si ostina a mantenere nonostante quanto avvenuto alle cliniche di Torano, di Chiaravalle Centrale e di Bocchigliero».


L’intera vicenda, sostengono i Cinquestelle, solleva legittimi e pesanti interrogativi, anche con riguardo ai 200 tamponi che la Protezione Civile regionale avrebbe fornito direttamente alla struttura privata in questione e, peraltro, alla concomitante uscita di scena del direttore sanitario del policlinico universitario di Catanzaro, episodio su cui Santelli dovrebbe spiegare a modo ai calabresi, senza indugiare oltremodo.

Abbiamo notizia – continuano Parentela, D’Ippolito e Sapia – di movimenti politici del passato in merito a questioni amministrative di case di cura del Parente, su cui non ci esprimiamo, non essendo nostro compito. L’essenziale, adesso, è che per tutte le case di riposo siano effettuati controlli scrupolosi al fine di tutelare la salute degli anziani e del personale in servizio. Nel merito  - si legge infine - chiediamo che l’unità di crisi regionale renda al più presto note le misure previste e, a parte, auspichiamo una verifica accurata, da parte della Regione Calabria, circa l’accreditamento delle strutture sanitarie private riconducibili a Parente».