VIDEO | Nel cuore dell'Aspromonte i carabinieri controllano gli accessi alla frazione di Messignadi, mentre in paese ce l'hanno con chi «non se n'è stato a casa»
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Tamponi a oltranza per tutti gli abitanti di Messignadi, la frazione di oppido Mamertina, prima e per ora unica zona rossa post ferragostana in Calabria. È quanto garantisce al telefono il sindaco Bruno Barillaro, posto anche lui – insieme al resto della giunta – alla quarantena domiciliare dopo la scoperta di un caso positivo tra i suoi assessori. «Tutti i residenti nella zona rossa – ha spiegato il primo cittadino – saranno sottoposti ai test. Fino a stamattina il numero dei tamponi è di 650, su una popolazione che si aggira sui 1000 abitanti, e i risultati che sono arrivati ci fanno ben sperare circa un contenimento del contagio».
Il viaggio
Al confine della zona rossa i carabinieri impediscono il transito libero e, come nei giorni duri del confinamento, chiedono i documenti. «Sono tutti con la mascherina ed è aperto l’unico negozio attivo in paese», chiarisce un operatore ecologico che esce dalla zona rossa dopo il turno di lavoro. «Sono tutti in fila per i tamponi», aggiunge. Al terzo giorno di blocco, è di 14 il numero dei positivi in un focolaio che preoccupa anche il centro cittadino. «Ci sono meno clienti perché la gente ha paura» spiega un fruttivendolo da dietro il suo banco del mercato settimanale di Oppido centro; «dopo la chiusura di Messignadi, anche qui siamo preoccupati», gli fa eco un barista.
Galeotta la vacanza ?
Il sindaco, che continua a ripetere che non si possono fare ipotesi circa la causa del contagio – ma la tesi più accreditata è quella che attesterebbe l’importazione del virus nel cuore dell'Aspromonte dopo la vacanza di un messignadese - conferma che dei positivi solo una signora anziana, la prima tra quelli testati, è stata ricoverata «ma perché ha diverse patologie pregresse anche gravi». Il sindaco è ottimista circa il contenimento del contagio, ma le autorità, Regione in testa, si giocano tanto nella prima vera prova del contagio di ritorno.
Rabbia contro l'untore
Ma mentre il virus ha raggiunto la vicina Varapodio – un bambino è positivo dopo il contatto con i contagiati di Messignadi – la gente di Oppido Mamertina ha già prodotto le sue "impietose ordinanze". «Dovevano starsene a casa invece di andare in giro e incontrare altre famiglie», sbotta una giovane donna, mentre un pensionato se la prende con i suoi amici che sono in piazza con lui e non indossano la mascherina: «Ognuno ormai fa quello che vuole».