Chiusura del cimitero per 9 giorni, maggiore responsabilità da parte dei cittadini, preoccupazione per l’avanzare del virus sul territorio comunale. È molto preoccupato il sindaco di Rosarno Giuseppe Idà. Una preoccupazione che si trasforma quasi in rabbia nel videomessaggio rivolto ai suoi concittadini, ammonendoli sul comportamento irresponsabile da parte di molti in questa fase di emergenza.


«Sento la necessità di condividere con voi – esordisce il primo cittadino - un momento di grande difficoltà per la nostra città e il diffondersi dei contagi. Fatto dovuto non solo a una condizione esterna, ma soprattutto a una cattiva gestione dell’emergenza.

 

Regole disattese


Le raccomandazione vengono disattese all’interno delle nostre famiglie. Siamo noi a diffondere il virus non gli altri, perché non usiamo le mascherine, non rispettiamo le distanze e entriamo nelle attività commerciali disattendendo le regole». 

 

Per questo motivo, Idà chiede la «collaborazione, appellandomi al vostro senso di responsabilità: solo così potremmo impedire l’avanzata del virus. È inutile pensare di scaricare sul sindaco, sull’amministrazione comunale, sulle forze dell’ordine e la polizia locale quello che noi non siamo in grado di garantire dentro le nostre famiglie».

 

Da qui la richiesta di «evitare di uscire quando non è necessario, di fare riunioni familiari, feste di compleanno e battesimi. Tutto quello che può essere evitato per non diffondere il virus – sottolinea il sindaco - bisogna farlo, senza delegare agli altri quello che non siamo in grado di fare noi stessi».

 

Capannelli di genitori fuori dalle scuole

Il ragionamento del sindaco si spinge più avanti, ammonendo i suoi concittadini: «È inutile chiedermi di chiudere le scuole – attacca Idà - quando ogni giorni abbiamo segnalazioni di capannelli di mamme e papà fuori dalla nostre scuole che non garantiscono le distanze di sicurezza e non indossano le mascherine. Non potete chiedere a noi quello che non siete in grado di fare voi stessi».

 

E qui l’appello alla sua città: «Vi chiedo allora – dice l’amministratore - maggiore responsabilità per i vostri familiari, bambini e anziani. Il virus sta camminando nel nostro territorio in maniera molto preoccupante. Stamattina ho fatto un riunione con i medici di base e anche loro solo molto preoccupati».

 

Chiusura cimitero

Il propagarsi del virus unito alla presunta scarsa attenzione alle regole, ha portato l’amministrazione comunale, e il sindaco in particolare, a decidere di chiudere il cimitero per 9 giorni. «Abbiamo deciso –sottolinea Idà - di chiudere il cimitero per il giorno dei morti perché ognuno di voi sa che il cimitero è un’occasione di assembramento che dobbiamo evitare.

Sarà chiuso dal 29 ottobre e all’8 novembre, non ci possiamo permettere che migliaia di persone frequentino il nostro cimitero trasformandolo in un ulteriore focolaio. So che per molti sarà un sacrificio, ma in questo momento la tutela della salute pubblica ha una condizione prioritaria».


«Con riferimento alle scuole, ad oggi non c’è la necessità di chiuderle, nei prossimi giorni valuteremo caso per caso con l’Asp e i dirigenti scolastici che decisioni prendere». Il sindaco, infine, non esclude «ulteriori provvedimenti di inasprimento qualora fossero necessari».

 

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