L'uomo, asintomatico, si trova già in quarantena da 10 giorni. Il municipio rimane chiuso in attesa di ulteriori riscontri
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L’area grecanica continua a tremare. Dopo il caso di Montebello Jonico ad essere duramente messo alla prova è il comune di Bova Marina che questa mattina si è svegliato con una notizia tremenda: un dipendente comunale è positivo al Coronavirus. Come accaduto a Montebello, adesso, la macchina sanitaria si sta muovendo per scongiurare che ci siano altri casi tra amministratori e dipendenti. Intanto il comune rimarrà chiuso e tutti i dipendenti in quarantena.
L’amministrazione di Bova Marina
«Il Comune di Bova Marina è, purtroppo, costretto ad informare tutti i concittadini che, nelle scorse ore, ci è stato comunicato che un nostro dipendente comunale è risultato positivo al coronavirus.Il dipendente, di cui – nel rispetto della legge in vigore in materia di tutela della privacy – non possiamo fornire le generalità, sta bene, è asintomatico, già in quarantena e domiciliato fuori dal territorio comunale, da dove è assente da 10 giorni.
Al fine di prevenire ogni forma possibile di contagio, ed avendo l’improrogabile necessità diidentificare altri potenziali contagiati, per poter a loro volta individuare anche i contatti indiretti, stamattina il sindaco, Saverio Zavettieri, ha disposto la chiusura totale degli uffici comunali ed attivato i protocolli per la ricerca dei contatti diretti. È stato richiesto, inoltre, al Dipartimento diPrevenzione Igiene e Sanità Pubblica dell’ASP di Reggio Calabria, di effettuare in maniera urgenteil tampone su tutti i dipendenti e gli amministratori che abbiano avuto contatti con il dipendente risultato positivo».
A parlare a nome dell’amministrazione è il consigliere Silvio Cacciatore che specifica come «le misure già adottate in questi giorni di concerto con il Governo e la Regione, applicando quindi le ordinanze del Presidente del Consiglio e del Presidente della Regione Calabria – non ultima quella del 21 marzo che impone tra l’altro l’obbligo di spostamenti individuali, il divieto di pratica sportiva e le uscite per gli acquisti essenziali, ad eccezione di quelle per i farmaci, limitate ad una volta al giorno e ad un componente del nucleo familiare – non rende necessaria l’emanazione di ulteriori ordinanze comunali, ma indispensabile la comprensione e la collaborazionedi tutti».