«È davvero un buon inizio settimana. Come annunciato nei giorni scorsi, questa mattina, sono arrivati i quattro letti per il reparto di Terapia intensiva di Paola». Lo ha annunciato il consigliere regionale uscente Graziano Di Natale, autore di una lunga battaglia per la realizzazione del reparto di Rianimazione all'ospedale paolano San Francesco. La scorsa settimana, aveva anche organizzato un sit-in di protesta nel piazzale del nosocomio per protestare contro il mancato avvio delle attività.

Reparto non ancora avviato

I lavori edili del reparto erano cominciati a inizio pandemia, nella primavera scorsa, ma dopo essere stati completati nel giro di poche settimane, il reparto non è comunque entrato in funzione perché carente degli appositi letti, arrivati soltanto oggi, e degli arredi, che dovrebbero arrivare invece nelle prossime settimane. La battaglia di Di Natale, però, continua: «Ora - ha precisato - in attesa del completamento degli allestimenti, è necessario continuare la battaglia per incaricare il personale medico ed infermieristico».

Di Natale: «Bisogna restare uniti»

«Occorre restare uniti e condurre una lotta che serve a rafforzare la sanità in tutto il territorio senza campanilismi - ha a ggiunto l'inquilino di Palazzo Camapanella -. Per tali ragioni nelle prossime ore proporrò un tavolo di confronto con i sindaci delle città di Paola e Cetraro, a cui vorrei partecipasse anche il collega Giuseppe Aieta». Ed ancora: «C’è bisogno di unità per garantire una sanità sganciata da vecchie logiche e vecchi interessi».

Una conquista per tutti

Di Natale poi pubblica sui social un video che mostra le stanze del reparto arredate con i letti appena arrivati. «Questo video - scrive sulla sua pagina - è dedicato a quanti hanno sostenuto la nostra battaglia, a quanti ci hanno creduto, a quanti, anche con spirito critico, hanno comunque dato il loro contributo. Io non c'entro nulla, è una piccola conquista delle persone libere e oneste». Poi conclude: «Ora, con pacatezza, tutti insieme dimostriamo la nostra maturità e uniamoci affinché arrivino subito medici e infermieri».