Continuano senza sosta le attività di controllo economico del territorio disposte dal Comando provinciale della guardia di finanza di Catanzaro per contrastare le condotte di chi – approfittando dell’attuale situazione emergenziale correlata alla diffusione del Coronavirus – pone in essere pratiche commerciali scorrette, con la vendita di prodotti non corrispondenti alle caratteristiche pubblicizzate o mancanti delle previste autorizzazioni ministeriali, talvolta ceduti a prezzi esorbitanti rispetto a quelli di mercato.

Prodotti sequestrati

Nei giorni scorsi, infatti, le fiamme gialle del gruppo di Lamezia Terme, in due distinti interventi, hanno dapprima individuato una catena di supermercati, tutti riconducibili alla medesima società di capitali, che aveva messo in vendita un prodotto “sanificante-battericida”, in confezioni da 750 ml, risultato sprovvisto della necessaria autorizzazione del ministero della Salute, procedendo al sequestro di 848 flaconi dello stesso tipo rinvenuti nei vari punti vendita. Successivamente è stata acquisita la documentazione contabile relativa ai flaconi sequestrati, al fine di ricostruire la filiera produttiva/commerciale dello stesso e risalire al distributore, risultata essere una società di capitali lametina.

Nei confronti di quest’ultima, le fiamme gialle operanti hanno proceduto al sequestro preventivo d’urgenza, di ulteriori 930 flaconi da 750 ml cadauno di prodotto “sanificante–battericida”, nonché di 48 taniche di varie dimensioni contenenti complessivi 505 kg di prodotto, pronte per essere immesse sul mercato.

I rappresentanti legali e gli amministratori delle due società sono stati denunciati alla locale procura della repubblica per frode in commercio.

Nel Catanzarese continuano i controlli

I controlli delle fiamme gialle proseguono in tutta la provincia catanzarese, così come, peraltro, convenuto in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto del capoluogo regionale, Francesca Ferrandino: interessate decine di farmacie, parafarmacie e altri esercizi commerciali, ove vengono commercializzati articoli di protezione individuali (mascherine, guanti, gel igienizzante etc.), per contrastare possibili manovre speculative sulle merci o insidie alla sicurezza in quanto non conformi alle norme.