I dati sui contagi da Covid-19 nelle cinque province forniti dalla Regione Calabria attraverso il dipartimento Tutela della salute
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Il bollettino della Regione Calabria stila un quadro chiaro dell’evoluzione dei contagi nelle cinque province. Le persone risultate positive al coronavirus sono 68 (ieri erano 60), quelle negative 634.
Il bollettino della Regione
Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:
- Catanzaro: 7 in reparto; 2 in rianimazione; 2 in isolamento domiciliare
- Cosenza: 11 in reparto; 3 in rianimazione; 3 in isolamento domiciliare
- Reggio Calabria: 9 in reparto; 1 in rianimazione; 10 in isolamento domiciliare; 1 guarito; 1 deceduto
- Vibo Valentia: 4 in isolamento domiciliare
- Crotone: 5 in reparto; 9 in isolamento domiciliare
Le persone in quarantena volontaria sono 4230, così distribuite:
- Cosenza: 1210
- Crotone: 293
- Catanzaro: 494
- Vibo Valentia: 433
- Reggio Calabria: 1800
Le persone giunte in Calabria negli ultimi 14 giorni che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 6787.
Ai dati forniti oggi alla Protezione Civile Nazionale, va aggiunta una persona morta ieri a Reggio Calabria, risultata positiva al test Coronavirus dopo il decesso.
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Negativi i sanitari dell’ospedale di Crotone
Tra le novità di queste ultime ore, notizie positive sono giunte da Catanzaro. I tamponi dei sanitari dell'ospedale di Crotone sono risultati negativi al coronavirus. Ben 27 quelli inviati a Catanzaro per essere analizzati dopo il contagio di un infermiere del pronto soccorso.
Il decreto del premier Conte
Al fine di contenere l’avanzata del virus, classificato dall’Organizzazione mondiale della sanità come “pandemia”, il governo ha previsto misure ancor più stringenti con un nuovo Decreto del presidente del consiglio dei ministri. Il provvedimento, infatti, ha ordinato la sospensione delle attiività commerciali (ad eccezione di alimentari e farmacie), ristoranti, pizzerie, bar e pub. Numerosi controlli vengono effettuati quotidianamente dalle forze dell'ordine per accertare che gli spostamenti dei cittadini siano motivati da comprovate esigenze lavorative, sanitarie o di stretta necessità.