Norme anti-Covid più stringenti per la vita liturgica delle Parrocchie dell’arcidiocesi di Crotone-Santa Severina. Monsignor Angelo Raffaele Panzetta ha consegnato ai parroci alcune norme che vanno a precisare e integrare quelle già previste nel Protocollo per le celebrazioni liturgiche, in vigore dallo scorso mese di maggio.

Norme più rigide in chiesa

Nuove regole che l’arcivescovo ha adottato, dopo aver sentito il parere del Consiglio Presbiterale, «vista la delicata situazione sanitaria che stiamo vivendo – si legge in una nota della diocesi - e desiderando portare il nostro contributo come comunità diocesana alla limitazione del contagio, che è l'obiettivo che si prefiggono i recenti provvedimenti del governo italiano, e desiderando accogliere i numerosi e pressanti appelli che giungono dagli amministratori dei nostri territori e dagli operatori sanitari, così generosamente impegnati, tra mille difficoltà, nella cura di tutti i malati e in particolare, oggi, di quelli colpiti dal Covid-19».

Chiese aperte ma meno affollate

«Le nostre chiese – è scritto ancora nella nota - resteranno, come sempre, aperte. Sono luogo di accoglienza per tutti, segno di prossimità, spazio di interiorità, di cui tanto abbiamo bisogno soprattutto in momenti come quello che stiamo attraversando. Gli edifici sacri devono garantire il più possibile la sicurezza essendo puntualmente igienizzati secondo le procedure previste ed è necessario vigilare perché non si creino occasioni di assembramento».
«Le celebrazioni eucaristiche continueranno a svolgersi, nel rispetto delle norme già previste, ma – si sottolinea - i posti in chiesa saranno estremamente limitati. Se fino ad ora, infatti, si chiedeva soltanto di assicurare la distanza interpersonale di un metro, adesso bisognerà ulteriormente limitare i posti disponibili al 50% della capienza massima».


Per spiegare meglio le nuove norme, la diocesi si premura di fare un esempio: «Se un Parroco fino ad oggi ha predisposto in chiesa, mantenendo la distanza minima di un metro, cinquanta posti, da oggi e fino a nuove disposizioni i posti disponibili dovranno essere venticinque».

 

Incontri a distanza

Panzetta invita i parroci a informare i fedeli «all'ingresso della chiesa per mezzo di volontari e affiggendo adeguata infografica. Resta assodato che non si può entrare in chiesa se si hanno sintomi influenzali e che bisogna igienizzare le mani prima di entrare e indossare correttamente la mascherina». Le nuove regole valgono anche per «funerali, matrimoni e battesimi potranno essere celebrati soltanto nel rispetto di queste prescrizioni».


«Tutte le altre dimensioni della vita parrocchiale – conclude la nota - non si svolgeranno “in presenza”. Riunioni organizzative, percorsi formativi, incontri di preghiera o catechesi con ragazzi e adulti, gli incontri di tutti i gruppi ecclesiali potranno svolgersi soltanto in modalità “a distanza”. Le attività caritative (raccolte e distribuzioni di viveri e beni di prima necessità, così come le varie iniziative di vicinanza a chi si trova nel bisogno) saranno portate avanti con la massima prudenza, per tutelare volontari e utenti».