In quarantena anche le persone con cui la coppia è venuta in contatto, tra le quali alcuni operatori sanitari dell’ambulatorio di Mileto. Chiuse due attività commerciali a scopo precauzionale
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Alcuni familiari e diversi dipendenti del laboratorio Asp di Mileto posti in quarantena e due esercizi commerciali temporaneamente chiusi. Questi i provvedimenti presi e le conseguenze registratisi nelle ultime ore, una volta ripercorsi a ritroso i contatti dei due pazienti vibonesi risultati positivi al Covid 19, avuti nei giorni precedenti al prelievo dei tamponi esaminati dal laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro.
I due coniugi di Filandari, dopo aver trascorso un periodo di permanenza in un comune della zona gialla del Pavese, a Gropello Cairoli, erano rientrati in Calabria con un pullman e, a qualche giorno di distanza, erano stati posti in regime di quarantena, dopo avere accusato lievi sintomi ed essere stati sottoposti a tampone al coronavirus, risultato positivo.
A quanto si apprende, ad andare a prenderli alla stazione degli autobus di Paola era stato un nipote. Una volta in Calabria, il marito si sarebbe poche ore dopo recato presso il laboratorio Asp di Mileto per il disbrigo di una pratica, avendo contatti diretti con alcuni impiegati della struttura. Da qui la decisione di mettere in quarantena coloro che li hanno incontrati a vario titolo nei giorni scorsi e i loro più stretti familiari.
Il che – in attesa del riscontro dal secondo tampone dell’Istituto superiore di sanità – comporta anche la conseguente temporanea chiusura degli esercizi commerciali da alcuni di loro gestiti, e decisa – è bene precisarlo – dai medesimi proprietari per rispetto e maggiore tutela dei loro clienti. Nel frattempo l’uomo è stato trasportato all’ospedale di Catanzaro a causa dell’aumento della sua temperatura corporea, ma le sue condizioni non desterebbero particolare preoccupazione.
G.C.