San Giovanni in Fiore è tra le località più colpite da questa seconda ondata del coronavirus. Nella prima fase il popoloso comune della Sila riuscì ad evitare il contagio. Questa volta, complice la diffusione dell’epidemia nelle vicine località di Casali del Manco e Spezzano, la comunità è stata invece duramente colpita.

Contagi a tre cifre

L’ultimo bollettino disponibile diffuso dall’Asp e aggiornato alle ore 13 del 19 novembre, riferisce di 137 casi positivi, venti ricoveri ed un decesso, quello del compianto cantastorie Danilo Montenegro. Adesso, grazie ad una sinergia tra l’amministrazione comunale, l’Azienda sanitaria e la Regione, nel locale nosocomio sono stati ricavati venti posti letto per ospitare pazienti Covid non acuti, ma bisognosi comunque di cure ospedaliere. Il padiglione è dotato anche di una Tac oltre che di percorsi differenziati a garanzia della sicurezza.

Vittoria dei cittadini

«È una vittoria per l’intero territorio, spesso in passato mortificato dalle carenze sanitarie – ha commentato il sindaco Rosaria Succurro - Avevamo promesso il massimo impegno alla nostra gente e questo grande risultato ci rende orgogliosi. Da una parte potremo contare su un più cospicuo contingente di medici, infermieri e personale parasanitario, dall’altra saranno garantite maggiori cure. Ed i nostri concittadini affetti da coronavirus, potranno trovare ricovero nella loro città senza il disagio di doversi recare in altre strutture». 

Sollievo per l'Annunziata

La novità consentirà anche di alleggerire la pressione sul pronto soccorso dell'Annunziata e sui reparti Covid dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza, ancora al limite della capienza.