Ci sono solo 3 oss ed un responsabile a prendersi cura degli anziani della casa di accoglienza "Rovitti - Grimaldi" nel cuore di Laino Borgo che da stanotte è diventato un focolaio Covid.

Da un controllo di routine sul personale della struttura 3 operatori socio sanitari sono risultati positivi (ora in quarantena domiciliare) così come tutti gli 11 anziani ospiti della struttura.

 

Tre di loro questa notte hanno avuto bisogno del trasferimento urgente al reparto Covid dell'Annunziata di Cosenza mentre gli altri sono rimasti all'interno della rsa assistiti dal personale non contagiato che resta a servizio degli anziani bisognosi di cure.

 

Una ambulanza del 118 proveniente dall’ospedale di Mormanno ha trasferito, intorno alle 17 di oggi, un altro ospite della struttura bisognoso di ricovero ospedaliero.

 

Il personale medico ha attivato le procedure per trasferire sul mezzo di soccorso l’anziano. Nella struttura sono operative tre operatrici del centro che da due giorni lavorano h24.

Il sindaco Mariangelina Russo chiede aiuto all’autorita sanitaria «per intervenire subito con un presidio di primo intervento in questa zona periferica della calabria e distante dal primo centro covid della provincia oltre 100km»

 

Una situazione che potrebbe trasformarsi in pericoloso focolaio se non interverranno subito le autorità competenti ha dichiarato il sindaco, Mariangelina Russo, che si è subito messa in contatto con l'ufficio di prevenzione dell'Asp e con i responsabili della Regione Calabria dell'emergenza Covid per segnalare il bisogno di «assistenza di medici ed infermieri» all'interno della struttura per evitare conseguenze più gravi.

La richiesta di tamponi rapidi

Due giorni fa insieme al sindaco di Laino Castello, Giuseppe Palermo, proprio il primo cittadino di Laino Borgo, Mariangelina Russo, aveva inoltrato al commissario straordinario dell'azienda provinciale, Cinzia Bettelini, al direttore sanitario del distretto Esaro - Pollino, Francesco Di Leone, e per conoscenza al presidente facente funzione della Regione Calabria, Nino Spirlì, la richiesta di attivazione di tamponi rapidi per la popolazione.

 

Si richiedeva «l'attivazione di un punto di emergenza Covid 19 con la presenza di un medico ed un infermiere per effettuare tamponi rapidi alla popolazione, considerando che i due comuni si trovano ai margini della regione lontani dai centri covid e che l'asp di Cosenza è instasata delle continue richieste e per poter effettuare tamponi ci vogliono in media da 8 a 10 giorni». La presenza inoltro di un solo medico di medicina generale non permette di «far fronte» alla emergenza coronavirus. Richieste che oggi appaiono più urgenti che mai