Cresce in maniera drammatica il numero dei pazienti in cura in terapia intensiva all'Annunziata di Cosenza. Ha raggiunto quota dieci. Il dato, dunque, nelle ultime 48 ore, è raddoppiato. L'ultimo ricovero, questa mattina poco dopo mezzogiorno.

Si abbassa l'età media dei ricoverati

Il coronavirus è diventato aggressivo e non sono soltanto le persone anziane ad aver bisogno della ospedalizzazione. Nella notte appena trascorsa, il reparto di malattie infettive ha dovuto accogliere due soggetti relativamente giovani, il primo nato nel 1965, il secondo addirittura sotto i cinquant'anni, del 1975.

Posti in esaurimento

Nell'ambito delle strutture dell'Azienda Ospedaliera la situazione è al momento la seguente: 17 ricoveri su 18 posti disponibili in malattie infettive, 17 ricoveri su 18 posti disponibili in pneumologia, 13 ricoveri su 14 posti disponibili al Santa Barbara di Rogliano, nove ricoveri su 20 posti disponibili nel nuovo reparto Covid allestito alla geriatria. Oltre, come detto ai dieci ricoveri in rianimazione su un totale di 19 posti disponibili estensibili però fino a trenta.

Serve un sostegno dal territorio

Si lavora per allestire nuove postazioni negli spoke del territorio, sia pure in maniera tardiva. Le ingenti risorse messe a disposizione dal Governo per l'emergenza pandemia, avrebbero potuto e dovuto consentire di rimettere a posto nel corso dell'estate, alcune strutture ospedaliere parzialmente dismesse o sottodimensionate, oggi preziose per ospitare reparti Covid. Nella sola provincia di Cosenza se ne contano almeno cinque.

Già otto ricoveri a Rossano

L'unico presidio attivato è quello del Giannettasio di Rossano, dove oltre a dieci posti letto, è disponibile anche una tac dedicata ai pazienti con coronavirus e dove, si spera, possa venire presto inaugurato un nuovo laboratorio per processare i tamponi. Al momento, secondo quanto si è appreso, vi sono già otto ricoverati dei quali sette provenienti dalla Comunità alloggio l'Incontro di Spezzano Piccolo e uno giunto da Vaccarizzo Albanese, con sintomi da polmonite interstiziale, poi risultato positivo al tampone.

Reparto smantellato

All'ospedale Iannelli di Cetraro invece, dove si sperava di poter rapidamente rimettere in funzione una ventina di posti, già impiegati durante la prima ondata, bisogna ricominciare da zero: letti e attrezzature infatti, secondo quanto si è appreso, sono stati destinati nel corso dell'estate ad altri reparti distribuiti tra i plessi di Paola e Praia a Mare e persino i percorsi dedicati sarebbero stati smantellati.