Dopo diverse segnalazioni i carabinieri e i veterinari dell’Asp sono intervenuti, scoprendo le condizioni critiche in cui vivevano gli animali ammassati tra escrementi e resti di cibo. Sono stati trasferiti ora in canili della zona
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Nel cuore del centro storico di Corigliano, un'abitazione si è rivelata una prigione per trenta cani, rinchiusi tra sporcizia e degrado. A scoprire la situazione sono stati i carabinieri della stazione locale, in collaborazione con i carabinieri forestali e i veterinari dell'Asp di Cosenza distaccati sul territorio.
L'intervento, scattato dopo segnalazioni e accertamenti, ha portato alla denuncia a piede libero del proprietario dell'immobile, mentre gli animali sono stati trasferiti nei canili della zona con il supporto del Comune. Le immagini all'interno dell'abitazione raccontano una realtà difficile da immaginare. I cani vivevano ammassati in stanze sporche, tra escrementi e resti di cibo sparsi ovunque. Nessuno spazio adeguato, nessuna igiene. Le autorità hanno trovato una situazione igienico-sanitaria ai limiti della sopravvivenza, con un odore insopportabile e segni evidenti di malnutrizione tra gli animali.
L'indagine, coordinata dai carabinieri della stazione di Corigliano centro storico, prosegue per comprendere le ragioni di questa detenzione. Si vuole chiarire se il proprietario stesse accumulando animali per motivi personali o se vi fossero altri interessi, come l'allevamento non autorizzato o la vendita illegale. Al momento, non si escludono ipotesi, ma la priorità resta la tutela degli animali. Grazie all'intervento congiunto delle forze dell'ordine e dei veterinari, gli animali sono stati messi in sicurezza e riceveranno le cure necessarie. L'episodio ha acceso i riflettori su un fenomeno preoccupante, che necessita di controlli e interventi tempestivi per prevenire altri casi simili. Nel frattempo, le indagini continuano per far luce su quanto accaduto e accertare eventuali responsabilità ulteriori.