Le organizzazioni sindacali (Sappe, Sinap, Osap e Cgil) hanno dichiarato lo stato di agitazione e richiesto un incontro urgente con il prefetto di Cosenza. La situazione nel carcere di Rossano è ormai fuori controllo. Negli ultimi mesi, il penitenziario è sprofondato in una spirale di disordine e violenza, con ingressi continui di droga, cocaina e cellulari nelle celle. Recenti operazioni hanno portato alla scoperta di oltre cento cellulari e varie sostanze stupefacenti all'interno del carcere. Parallelamente, sono aumentate le aggressioni agli agenti di polizia penitenziaria. Gli appelli per un intervento mirato e per un incremento dell'organico sono rimasti inascoltati.

Il carcere di Rossano è sovraffollato, con una popolazione carceraria superiore del 20% rispetto ai posti disponibili. La pianta organica prevede 153 unità, ma nel ruolo di agenti assistenti vi sono solo 108 unità. Questo è insufficiente, considerando che il penitenziario ospita detenuti accusati di terrorismo, mafia e spaccio di droga, oltre a detenuti comuni spesso con problemi psichici. Il nucleo traduzioni e piantonamenti, che garantisce la presenza dei detenuti nei processi e durante le visite mediche, è sotto pressione. I sindacati chiedono al prefetto di Cosenza di ricevere i rappresentanti del personale di polizia penitenziaria per dare voce al loro disagio e ottenere un intervento immediato.