Tra ordinanze e sospensive prevale la confusione. Nel mondo scolastico c’è chi inizia a ribellarsi al caos generalizzato. Tra questi ci sono gli studenti del polo liceale di Rossano che hanno optato per una giornata di sciopero contro lo stato di totale incertezza trasmesso dalle istituzioni.

«In questi mesi l’istituzione scolastica è stata costretta a districarsi tra le direttive incongruenti degli organi amministrativi regionali e le pronunce giudiziarie del Tar, che si sono dimostrate noncuranti delle esigenze di docenti e alunni. Noi ragazzi siamo stanchi di subire passivamente questa situazione incerta e paradossale, per cui abbiamo deciso di agire nel concreto e farci sentire».

I ragazzi nella giornata di oggi hanno disertato le lezioni in presenza «come gesto di protesta verso il ritardo con cui ci sono state comunicate le nuove disposizioni e la volubilità con cui sono state emanate, per poi venire prontamente revocate. Tuttavia, abbiamo ritenuto necessario, e simbolicamente importante per la difesa della nostra causa, svolgere ugualmente le lezioni a distanza, per garantire il proseguimento delle attività didattiche. Noi vogliamo fare scuola, conclude una nota dei rappresentanti degli studenti del Polo liceale di Corigliano-Rossano (area urbana Rossano), ma in sicurezza e con delle modalità che tengano conto anche delle nostre esigenze».

Gli studenti vogliono essere ascoltati e non «trattati come pedine allo sbaraglio in balia di questa bufera amministrativa. Non è possibile che le massime cariche regionali politiche e giudiziarie si contraddicano sulla gravità di una pandemia: noi a chi dobbiamo credere?».