VIDEO | Regna il caos nel settore privo di regole e affidato all'improvvisazione. Esposti al vaglio dei magistrati della Procura, mentre qualche anno fa a un ex dirigente comunale venne recapitata una testa mozzata di capretto
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Impianti pubblicitari, cartellonistica, occupazione di suolo pubblico: è materia che scotta a Corigliano Rossano. Occorre disciplinare il settore, non solo per un fatto di legalità, ma anche per un fattore estetico e, non ultimo, la possibilità per l’ente di fare cassa in un momento difficile per l’erario. Allo stato sembra tutto un far west, vele e cartelloni sparsi ovunque, impianti che deturpano le strade e mal si conciliano con l’arredo urbano. Ci si imbatte in violazioni al nuovo codice della strada in materia di collocazione e individuazione dei luoghi: le vele non possono sostare in prossimità degli incroci e in spazi in cui si ingenera confusione con la segnaletica stradale o nella parte in cui i mezzi usati sostano in luoghi pubblici, pertanto, equiparati agli impianti pubblicitari fissi. Da qui le tante ipotesi di raggiro alle norme e di conseguenza di evasione del canone relativo all’occupazione di suolo pubblico.
Fascicoli in mano alla Procura di Castrovillari
Eppure le segnalazioni non sono mancate. E qualche esposto è finito anche in Procura a Castrovillari ed opportunamente attenzionato dai magistrati. Secondo quanto trapela sarebbero stati rilevati impianti pubblicitari illeciti e formalmente illegittimi poiché sprovvisti di autorizzazione. Il settore, insomma, va regolamentato mediante una regolare procedure di gara ad evidenza pubblica che tenga conto e garantisca in prima battuta: professionalità, qualità e merito. E in grado, inoltre, di tutelare e conciliare il patrimonio storico-architettonico dell’ambiente urbano.
Intimidazione all'ex dirigente comunale
Il filone, tuttavia, non è di quelli semplici. Tutt’altro. Qualche anno fa, ad un ex dirigente dell’allora Comune di Rossano, chiamato a mettere mano a un nuovo regolamento che disciplinasse il settore, è stato fatto trovare davanti casa un capretto con la testa mozzata con in bocca un proiettile. Un chiaro atto di matrice intimidatoria. E tra le ipotesi prospettate, anche in ambienti investigativi, appariva proprio il capitolo della gestione degli spazi e degli impianti pubblicitari. Ora è tempo di dare una svolta, di guardare al futuro in chiave di riordino, di innovazione tecnologica, di competenze e professionalità.