Nuovo furto di centinaia di piantine di kiwi in un terreno confiscato alla 'ndrangheta ed affidato alla cooperativa Valle del Marro Libera Terra. E' il terzo episodio in appena due mesi, l'ennesimo attacco mafioso per impedire la coltivazione di quel terreno che qualcuno vuole non diventi simbolo di riscatto.

 

Il furto è stato denunciato ai carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro. Ignoti si sono recati nel kiweto in località Sovereto di Gioia Tauro estirpando 170 piantine che erano state ricollocate da poco dopo il furto precedente. «Adesso basta la situazione è divenuta insostenibile - ha detto all'Ansa il presidente della Valle del Marro Domenico Fazzari -. Quel piccolo kiweto che stiamo provando a far rinascere è continuamente bersagliato. Le istituzioni e la gente ci diano una mano concreta per rispondere a questo accanimento mafioso».

 

Le piantine di Actinidia erano state messe a dimora una settimana prima in seguito ad un precedente furto denunciato lo scorso 7 maggio che non era stato reso noto. Allora i malviventi avevano portato via un centinaio di piantine. Tre furti nello spazio di appena due mesi. Il valore del danno subito dai ragazzi della cooperativa Valle del Marro fondata da don Pino Demasi nel 2004 comincia a essere ingente. Al posto delle piante più volte rubate si sommano quelli della manodopera impiegata e anche i danni dovuti a continui sabotaggi degli impianti irrigui. L'estate scorsa, nello stesso kiweto, ignoti hanno danneggiato infatti le tubature e le pompe dell'impianto facendo così seccare le piante.