Nuove rivendicazioni da parte dei residenti di Rione Vaccaro, nella frazione Vena Superiore di Vibo Valentia. Gli assegnatari degli alloggi di edilizia popolare del complesso San Giovanni Battista, dopo aver sollevato attraverso la nostra testata la questione inerente alla mancata operatività di un ascensore (e prendendo atto della replica dell’Aterp su tale vicenda), ritornano sulle problematiche che interessano lo stabile di competenza dell’azienda di edilizia residenziale pubblica.   

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«Già dal lontano 2009 - spiegano in una nota trasmessa dall’avvocato Patrizia Rubino - gli assegnatari lamentano lo stato di degrado e pericolo in cui continua a versare l’alloggio sebbene le problematiche dello stabile sono state più volte denunciate verbalmente e per iscritto all’ente titolato, ovvero l’Aterp di Vibo Valentia. Il complesso S. Giovanni Battista, regolarmente occupato, presenta abbondante acqua nei locali seminterrati, che in alcuni casi ha raggiunto altezza uomo e che ha richiesto più volte l’intervento dei Vigili del fuoco e degli autospurgo per la bonifica degli stessi. Quanto detto è visibile ad occhio nudo dai segni formati sulle pareti nonché dai verbali di intervento degli operatori addetti. La suddetta problematica persistente da anni peggiora durante la stagione delle piogge trattandosi di immobile edificato in prossimità del fiume Giordano. Detta situazione all’interno dell’edificio rappresenta un serio pericolo per l’incolumità degli occupanti oltre che per la sicurezza e stabilità dello stesso edificio».

Quindi si aggiunge che «a seguito di sopralluogo è risultato che anche nel vano ascensore è presente acqua e per questo motivo lo stesso non è mai stato messo in funzione dal momento che nessuna delle ditte contattate dagli istanti si è assunta la responsabilità di un eventuale collaudo. Quindi, in replica a quanto scritto dall’Aterp, non si contesta alla stessa la manutenzione ma l’esistenza stessa del servizio (ascensore) ad oggi e dopo decenni mai garantito. Stante il silenzio assordante dell’Ente preposto alla manutenzione dell’immobile, gli assegnatari al fine di verificare le condizioni anche statiche della struttura, hanno incaricato un geologo di redigere perizia tecnico-descrittiva atta ad evidenziare le problematiche lamentate relativamente ai fenomeni di permeazione di acqua nei locali interrati e nei terreni a tergo del fabbricato. A seguito della stessa è stata rilevata “una grave patologia edilizia che, se trascurata potrebbe compromettere la stabilità e fruibilità degli immobili oggetto di perizia sia dal punto di vista igienico-sanitario che strutturale”».

La stessa perizia era stata inoltrata dall’avvocato Patrizia Rubino all’Ente già nel 2022 affinché lo stesso, «prendendo atto anche del pericolo strutturale, eseguisse i lavori necessari alla messa in sicurezza dell’immobile. Si precisa che non si parla di umidità ma di presenza permanente di acqua sia nel vano ascensore che nel vano interrato. Si aggiunge che l’avvocato Rubino, assieme al geometra e all’ingegnere dell’Aterp, ha eseguito diversi sopralluoghi in loco e con l’ausilio del geologo incaricato ha prospettato anche la soluzione al problema. Problema ad oggi ancora sussistente e del quale è stata informata anche la Procura della Repubblica di Vibo Valentia con regolare denuncia».