L'appuntamento con la Vetrina del buon umore è ogni sabato alle 13.30. L'intervista al comico e imitatore: «Lockdown, periodo difficile. Ma fonte di riflessione e ispirazione»
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Comicità e buon umore che si apprezzano ancora di più in questo momento. A regalarli è l’imitatore reggino Pasquale Caprì che bypassa i confini per allargarsi a tutto il territorio della regione con “La vetrina del buon umore” alle 13.30 su canale 19, LaC (in replica la domenica alla stessa ora). Ci siamo fatti raccontare come sta vivendo questo periodo di cambiamento, dal punto di vista artistico e quali sono le novità che potremo aspettare.
Qual è l’ultima imitazione creata?
«È il presidente Spirlì che con il suo linguaggio colorito mi consente di dire parolacce e passarla indenne».
Considerato che la trasmissione viene vista in tutta la regione ci saranno delle new entry?
«Sicuramente ci saranno nuovi personaggi. Il premier Conte adesso è immancabile mentre si confronta per ogni cosa col comitato tecnico scientifico. A livelli regionale c’è Spirlì e poi il sindaco Falcomatà. Non possono mancare i personaggi di mia creazione: il signor Putortì, simpatico e brontolone, che si può identificare non solo con il reggino ma un po’ con tutti gli anziani calabresi. Lo stesso di può dire per il giovane Sandrino che porta alla luce i vizi della gioventù moderna.
Ma ci saranno altri personaggi, come ad esempio i gettonatissimi allenatori: da Conte, a Pirlo e Simone Inzaghi. E, a proposito di calcio, dalle nostre parti non può mancare il presidente dellaReggina, Gallo. Ma poi di settimana in settimana ci saranno delle sorprese e, a grande richiesta, saranno riproposti i video più gettonati e divertenti».
Com’è stato per un artista dello spettacolo vivere il lockdown lontano dal suo pubblico?
«I mesi di chiusura totale non sono stati belli. Tuttavia sono stati momento di riflessione e soprattutto d’ispirazione. Ad un certo punto però mi sono dato una mossa: ho iniziato a fare i video da solo (poi li passavo ad Antonio Rieto per il montaggio), in un caso ho avuto anche la complicità di mia madre. È nata proprio in quelle settimane l’imitazione del presidente Conte. Un personaggio a cui non avrei mai pensato e che invece è entrato prepotentemente nella vita degli italiani, considerato che lo vedevamo una sera sì e l’altra no. Non a caso nella puntata di sabato scorso ho proposta la giornata tipo del presidente.
In estate i divieti si sono allentati, ma non è stato possibile fare molti spettacoli perché ci volevano piazze ampie e predisposte con tutta la normativa, oltre al fatto che si limitava moltissimo il numero degli spettatori. Molti sindaci hanno ritenuto troppo esoso predisporre gli spazi. Per non parlare del momento attuale perché le feste natalizie sono sempre state propizie, dal punto di economico ma soprattutto da quello dei numeri. E questo sarà il primo capodanno in cui non avrò serate».
Triste verità, mal comune per tutti gli artisti in questa fine 2020. Ma intanto per farsi travolgere dalla leggerezza l’appuntamento imperdibile è quello con Caprì su LaC Tv.