Secondo la federazione la colpa sarebbe imputabile a «provvedimenti confusionari, penalizzanti ed incompleti» da parte del dipartimento Agricoltura
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Coldiretti Calabria in una nota del 12 settembre inviata al Dipartimento regionale Agricoltura, ha ribadito che numerose imprese agricole (circa 3mila) di tutta la regione, sin da agosto, hanno esaurito il carburante assegnato e molte altre dispongono di quantitativi minimi non sufficienti ad affrontare indispensabili lavorazioni autunnali per l’avvio dell’annata agraria.
«I recenti atti adottati dal Direttore Generale del Dipartimento – riferisce Coldiretti - per le assegnazioni supplementari di gasolio, generano ulteriore confusione, danni economici e responsabilità per gli agricoltori ad oggi penalizzati costretti ad acquistare carburante “a prezzo pieno”. A causa dell’anomalo andamento stagionale primaverile-estivo, piogge eccezionali a maggio e ondate record di calore nei mesi di giugno e luglio, gli agricoltori - precisa Coldiretti - sono stati costretti ad eseguire interventi agronomici tempestivi e ripetuti per non perdere i raccolti, già compromessi e ridurre l’evaporazione idrica, con irrigazioni di soccorso su: ortive, olivo, agrumeti e foraggere pluriennali ecc.».
«Dalla Regione provvedimenti confusionari»
«Migliaia di agricoltori, alla fine luglio, già denunciavano l’esaurimento della dotazione di carburante agricolo e sollecitavano l’adozione dell’atto che autorizzava le concessioni supplementari. Tale provvedimento, in effetti – informa Coldiretti - arriva il 20 agosto u.s., ma viene limitato all’Altopiano Silano e al territorio della Media Valle del Crati, sebbene i maggiori effetti dell’andamento climatico anomalo siano stati accusati nelle aree di pianura; lo stesso provvedimento esclude però il resto della provincia di Cosenza e della Calabria. Il provvedimento peraltro – sottolinea - limita la concessione supplementare soltanto per l’irrigazione delle colture ortive ed esclude tutte le operazioni autunnali, diverse dall’irrigazione, da eseguire da settembre a dicembre sui seminativi (aratura, semina, ecc) e sulle coltivazioni arboree».
«Il 5 settembre u.s. – continua Coldiretti – con un ulteriore pressing, anche di alcuni sindaci, vede la luce una seconda procedura autorizzativa, questa volta per le provincie di Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone che limita la concessione dei supplementi alle colture ortive, alle foraggere (non meglio identificate), mais da granella, sorgo e prati avvicendati ed infine per la viticoltura, ma soltanto per ulteriori trattamenti fitosanitari. Anche in questo caso, restano esclusi i seminativi, olivi, agrumi per tutte le operazioni autunnali e per la gestione delle semine e della raccolta. Il 19 settembre u.s., con una terza autorizzazione, non comunicata all’utenza e alle organizzazioni agricole, né tantomeno ai Centri di Assistenza Agricola, integrativa della prima, del 20 agosto, la Regione estende l’autorizzazione ad alcuni territori della provincia di Cosenza esclusi in precedenza, ovvero Alto e Basso Ionio e la Piana di Sibari, omettendo di indicare le colture e le operazioni ammissibili per la concessione supplementare e esclude ancora una volta tutte le operazioni agrarie e colturali da eseguire per il periodo settembre-dicembre su tutto il territorio calabrese. In altre parole, quest’ultimo provvedimento riguarda l’assegnazione aggiuntiva per irrigare solo nelle aree dell’alto e basso jonio cosentino e nella Piana di Sibari, peraltro in un momento nel quale le esigenze irrigue si riducono drasticamente, anziché autorizzare l’integrazione per le attività autunno - vernine. In tutta questa confusione, restano nel limbo le competenze della Città Metropolitana di Reggio Calabria e quindi dell’intera provincia, esclusa dalle non chiare autorizzazioni del Dipartimento dimenticando che la competenza sulla specifica materia, la Regione Calabria non ha mai provveduto a trasferirla».
«Un servizio che è evidente – chiosa Coldiretti – viene gestito “alla giornata” con gli effetti che lasciano le aziende agricole in balia di provvedimenti confusionari, penalizzanti ed incompleti con procedure mai chiarite e applicate secondo una libera interpretazione (da febbraio 2019 aspettiamo risposte a numerosi quesiti formulati al Dipartimento Agricoltura). Testardamente ci si ostina a non applicare le norme che efficenterebbero la gestione, come previste dalla Deliberazione GR 432/2016 riguardo l’utilizzo univoco dei dati del fascicolo aziendale e l’obbligo di aggiornare la dotazione dei mezzi tecnici aziendali. Alla luce di tutte queste motivazioni, Coldiretti Calabria, ancora una volta, auspica un urgente ravvedimento del Dipartimento affinchè si riconosca il diritto di assegnazione dei supplementi di carburante agricolo, per come previsto dalle norme ministeriali e come fatto, d’altronde, in altre regioni per identiche criticità climatiche».