«Io invito davvero tutti i sindaci a partecipare a questa chiamata del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) Calabria , svelare bellezza». Così il sottosegretario alla Coesione Territoriale e al Sud, Dalila Nesci, questa mattina in Prefettura a Catanzaro per illustrare il cronoprogramma per la presentazione dei progetti da finanziare con il Fondo di Sviluppo e Coesione. 

Lo stop di un anno 

Dopo un anno e mezzo di stop, i contratti istituzionali di sviluppo di nuovo ai blocchi di partenza per coinvolgere anche la Regione Calabria quale ente che in una fase preliminare sarà chiamato a raccogliere le proposte e assistere le pubbliche amministrazione partecipando eventualmente con proprie risorse. 

Il timore dei sindaci

All'iniziativa hanno partecipato anche i sindaci di Lamezia Terme, Chiaravalle Centrale, Sellia Marina, Soverato e Catanzaro. Proprio quest'ultimo ha espresso timori per il protrarsi dei tempi tecnici: «La Provincia di Catanzaro - ha dichiarato Sergio Abramo - aveva coordinato i progetti per tutti i comuni e qualche anno fa avevamo già presentato le schede. Eravamo già pronti ma adesso bisognerà rifare tutto perchè a istruire le singole pratiche non sarà più la Provincia ma direttamente la Regione. Speriamo che la Regione riesca a fare in tempo ad organizzarsi con una struttura che verifichi tutti i progetti, è plausibile che arriveranno 400 progetti, uno per Comune. E speriamo di fare in tempo perché questa perdita di un anno e mezzo è stata davvero un peccato».

Scadenze

Entro il 30 novembre tutti i comuni calabresi dovranno presentare le proposte progettuali: «Noi intendiamo entro gennaio dell'anno prossimo andare a firmare la delibera cipes - ha chiarito il sottosegretario Nesci -. Per questa ragione bisogna al più presto recuperare i progetti dal territorio e fare un matching con la Regione Calabria».

I progetti

Si tratta di progetti per la realizzazione di infrastrutture strategiche tese a valorizzare l'ambiente, le risorse naturali e la riqualificazione urbana; la cultura e le minoranze etnico linguistiche; il turismo, l'enogastronomia e il trasporto e la mobilità sostenibile. Ma il sottosegretario al Sud si dimostra fiduciosa rispetto ai tempi: «Crediamo che non ci saranno problemi ma se i sindaci ci chiedono ulteriore tempo prevederemo una proroga».