Si è svolta a Cirò Marina la cerimonia di commemorazione con deposizione in mare di corona d’alloro per il 75° anniversario dell’affondamento della torpediniera della Marina Militare “Lince”.
Il 4 Agosto 1943, la torpediniera si incagliò nei pressi di Punta Alice. Non essendo possibile disincagliare immediatamente l’unità, i 160 uomini dell’equipaggio si accamparono sulla vicina spiaggia, in attesa del disincaglio.
Il 26 Agosto alle ore 08:15, il sommergibile britannico Ultor avvistò la torpediniera e su ordine del Comandante George Hunt le lanciò due siluri che colpirono la poppa della nave. L’esplosione provocò il rapido affondamento della Lince e l’uccisione di 12 uomini dell’equipaggio che si trovavano a bordo in quel momento. Lo scoppio investì anche un piccolo peschereccio presente in zona uccidendo il bambino Francesco Salvatore Tridico e mutilando un giovane pescatore.
Alla cerimonia, voluta e particolarmente sentita dagli ex marinai appartenenti all’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (ANMI) gruppo di Crotone sezione aggregata di Cirò Marina, hanno partecipato le più alte autorità religiose, civili e militari.
Particolarmente emozionante è stato il momento in cui, a bordo della motovedetta CP569 dell’Ufficio locale marittimo di Cirò Marina, il Prefetto Cosima Di Stani, il Comandante della Capitaneria di porto di Crotone, Giovanni Greco, dal Commissario straordinario, Girolamo Bonfissuto del comune di Cirò Marina, il Comandante dell’Ufficio Locale Marittimo di Cirò Marina, Salvatore Cambria e rappresentanti dell’Anmi, hanno deposto in mare una corona d’alloro nell’esatta posizione dell’affondamento dell’unità militare, in memoria delle numerose vittime.