C'è sgomento a Cetraro dove questa sera l'auto del maresciallo dei carabinieri Orlando D'ambrosio è stata crivellata da colpi d'arma da fuoco. La vettura era parcheggiata nei pressi della Caserma. Dopo pochi minuti dall'accaduto sul posto è giunto anche il sindaco Ermanno Cennamo.

Solidarietà e vicinanza è stata espressa proprio dal primo cittadino, da tutta la giunta e dall'intero consiglio comunale sia di maggioranza che minoranza che condanna senza mezzi termini il vile gesto. Presenti il presidente del Consiglio Giovanni Rossi, l'ex sindaco Angelo Aita, il consigliere regionale Giuseppe Aieta, gli assessori Franco Lanza e Carmine Quercia. Sul posto anche il parroco della comunità don Loris e don Ennio Stamile, coordinatore di Libera per la Calabria che ha annunciato ai nostri microfoni che domani alle 12 si terrà un sit-in di protesta proprio sotto la caserma dei carabinieri.

Alle 11 invece, sempre domani, è prevista una riunione dei capigruppo in Comune per fare il punto della situazione e convocare il Consiglio comunale per l'inizio della prossima settimana.

Avviate le indagini per far luce sull'evento e risalire agli autori.

Vicinanza e solidarietà della politica

«La Calabria che vale è con le persone che operano per la legalità. Tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno  al maresciallo dei Orlando D'ambrosio e all’arma dei carabinieri» - così il senatore Ernesto Margorno su Twitter.

«L’atto intimidatorio rivolto ai danni del maresciallo dei carabinieri Orlando d’Ambrosio - ha dichiarato Giuseppe Aieta - rappresenta un attacco a tutta la comunità di Cetraro. Oltre ad esprimere la totale ed incondizionata solidarietà al maresciallo e a tutta l’arma dei carabinieri, in qualità di gruppo consiliare riteniamo urgente e non più rinviabile una discussione approfondita in consiglio comunale affinché si prenda atto di una situazione che riporta indietro la città nonostante gli sforzi degli ultimi 15 anni. Riteniamo non più rinviabile, alla luce di quanto accaduto, la soluzione della caserma dei carabinieri già realizzata e pronta per accogliere i militari dell’arma ed elevare Cetraro a tenenza. L’attacco allo Stato di questa sera rappresenta un ulteriore atto criminale che rende necessaria una reazione delle istituzioni nazionali rispetto ad una città che faticosamente sta tentando di affrancarsi dai tentacoli della malavita. Il lavoro encomiabile delle forze dell’ordine nella nostra città rappresenta un patrimonio di tutta la comunità che anela a liberarsi definitivamente dalle sacche di criminalità che ne offendono e mortificano la storia gloriosa.

La dimensione emotiva che in queste ore sta vivendo il maresciallo d’Ambrosio è la medesima che vive un’intera comunità e di cui noi rappresentanti delle istituzioni siamo interpreti fedeli e rigorosi. Come sempre é accaduto nella storia cittadina - conclude il consigliere regionale - le istituzioni saranno unite e metteranno da parte ogni divisione politica per garantire ai cittadini libertà e serenità».

«Esprimo tutto il mio sdegno per il grave atto intimidatorio verificatosi poco fa a Cetraro nei confronti del maresciallo dei carabinieri Orlando D’Ambrosio. È semplicemente ignobile che vili ignoti abbiano sparato contro la sua auto in sosta neo pressi della caserma. La mia totale solidarietà e vicinanza al militare all'Arma dei Carabinieri. L’intimidazione non deve restare impunita. Confido che gli organi inquirenti possano assicurare al più presto alla giustizia i responsabili». Questa la dichiarazione del capogruppo PD Mimmo Bevacqua, che aggiunge: «L’Arma è parte integrante del nostro tessuto democratico, della sicurezza dei nostri territori e della vita delle nostre comunità. Non c’è e non ci può essere spazio per chi l’aggredisce».

«L’atto intimidatorio perpetrato, a Cetraro, ai danni del maresciallo dei carabinieri, D’Ambrosio,  è di una gravità inaudita. Ho appena sentito il sindaco Cennamo, al quale ho espresso la vicinanza totale della Regione Calabria e la condanna al vile gesto. Sono al fianco dell’arma dei carabinieri e della magistratura inquirente che, sono sicuro, faranno luce al più presto su quanto accaduto». Così in una nota il presidente della commissione regionale anti 'Ndrangheta, Antonio De Caprio.