Hanno sfidato la pioggia le mamme di Cessaniti e di Briatico, nel Vibonese, che questa mattina hanno occupato la provinciale 82, poco distante dal punto in cui la carreggiata si restringe dopo il crollo un anno fa di parte del manto stradale. Da lì transitano anche gli autobus che portano i ragazzi a scuola. Una strada da incubo che costeggia un dirupo: «Mettete in sicurezza la strada prima che ci scappi il morto» il grido di aiuto dei manifestanti.

Strada da incubo

È un anno e mezzo che chiediamo di mettere in sicurezza questa strada», dice Giuseppina Calello, sollevata per il divieto di transito ai mezzi pesanti istituito pochi giorni fa dopo le loro pressanti richieste: «Abbiamo il diritto – continua – di transitare da qui senza la preoccupazione di precipitare». «Siamo stanche – dice Barbara Longo – di non essere prese in considerazione. Stanche della vostra indifferenza». «Protestiamo per il diritto alla vita» aggiunge Giuseppina Calello. «I miei due figli – prosegue Daniela Fabiano – ogni mattina viaggiano a bordo dell’autobus per raggiungere la scuola.

«Rischiamo di precipitare nel vuoto»

Sono 54 i ragazzi dei due centri del Vibonese che ogni mattina percorrono quella strada pericolosa. Non sono tranquilla – spiega -, non si tratta di una buca, non si tratta di rovinare le macchine, ma di perdere la vita». Hanno pertanto invocato l’intervento del Presidente della Provincia di Vibo Valentia Salvatore Solano che si è unito alla manifestazione pacifica presidiata da polizia e carabinieri per annunciare gli interventi che saranno eseguiti da qui a poco, non mancando di sottolineare la disastrosa situazione finanziaria in cui versa l’ente. Condizione che fino ad oggi ha impedito di ripristinare la strada.

L’impegno del Presidente della Provincia

«Sulla provinciale in questione – ha annunciato Solano – è stata autorizzata una procedura celere. Nella prossima settimana inizieremo gli interventi». Non è solo la sp 82 a preoccupare, ma l’intera rete viaria, come la provinciale numero 11 che passa da Vena inferiore, anch’essa dissestata e a rischio frane. «Anche su quest’arteria – ha proseguito il Presidente della Provincia- sono stati stanziati 150 mila euro. Ma dallo sblocco delle risorse all’affidamento dei lavori – ha affermato – passano mesi, se non anni. La burocrazia – ha chiosato – non ci aiuta. Difficile – ha ammesso – gestire i 900 chilometri di strada di competenza della Provincia».