L'abitazione di Eugenio Candreva è affacciata sulla strada principale della frazione di San Giacomo, ma nel corso della notte tra lunedì e martedì nessuno ha sentito il colpo di fucile indirizzato contro la finestra posta al piano rialzato. O meglio, lo sparo è stato avvertito, anche dalla madre del consigliere comunale di Cerzeto.

Non era un petardo

La donna era l'unica persona in quel momento in casa. Ma la contiguità con un'azienda produttrice di fuochi pirotecnici, ha fatto pensare all'esplosione accidentale di un petardo. Soltanto il mattino dopo la settantenne ha notato il danno ed anche il proiettile, rimbalzato sul soffitto e finito vicino l'ingresso del bagno. Sull'episodio indagano i carabinieri della stazione di Mongrassano e del comando di San Marco Argentano.

Primo giro da consigliere

Candreva è alla sua prima esperienza tra i banchi del consiglio comunale, eletto in minoranza con la lista Uniti per il Rinnovamento. Solidarietà è stata espressa nei suoi confronti anche dal sindaco Giuseppe Rizzo e nei prossimi giorni il municipio ospiterà una seduta straordinaria del consesso sui temi della legalità. Ma le schermaglie con l'amministrazione in carica da parte di Candreva e degli altri due consiglieri di opposizione, non sono mancate nelle ultime settimane, soprattutto sulle modalità di gestione delle risorse e su alcuni rilievi mossi nel merito dalla Corte dei Conti.

Matrice politica?

Anche per questo, senza peli sulla lingua, la vittima dell'intimidazione, attribuisce all'episodio una matrice politica: «Più che altro - dice al nostro network - le mie sono delle deduzioni. Non avendo problemi familiari, non avendo avuto minacce dirette e togliendo anche il contesto lavorativo, non rimane che la mia attività di consigliere. Evidentemente c'è qualcuno che si sente minacciato dall'attività politica svolta da me e dai miei colleghi del gruppo, in questi primi mesi di mandato».

Controllo serrato

Fin dall'insediamento Candreva ha iniziato a spulciare delibere, atti, determine, ed a sollevare le prime contestazioni sulle modalità di impiego dei fondi pubblici. «Penso sia coerente con il ruolo di controllo che gli elettori ci hanno attribuito - insiste l'esponente di Uniti per il Rinnovamento». Venerdì scorso è diventato padre della piccola Serena. Un motivo in più di apprensione ma nel consigliere non albergano sentimenti di paura: «Nessun timore, né alcuna intenzione di tirarmi indietro. Più che altro nutro amarezza - conclude - Il gesto di un singolo va comunque a minare la tranquillità di una comunità unita e rispettabile e che ringrazio per le tante manifestazioni di vicinanza espresse nei miei confronti».