La tensione nei presidi sanitari della provincia di Reggio Calabria ha raggiunto un nuovo picco oggi, con due episodi di aggressione ai danni del personale sanitario. In entrambi i casi, verificatisi nei Pronto soccorso del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria e di Gioia Tauro, i responsabili sono stati pazienti che, nel tentativo di saltare la fila, sono andati in escandescenza e hanno aggredito verbalmente gli operatori. La situazione è rapidamente degenerata, costringendo le forze dell'ordine a intervenire per ristabilire la calma e consentire il regolare svolgimento delle attività.

Questi episodi, che seguono l’aggressione di ieri presso il reparto di Pneumologia del Gom di Reggio Calabria, dove un paziente ha attaccato ferendo con un coltello un operatore sociosanitario, evidenziano un fenomeno preoccupante in costante crescita.

Sono quindi tre gli episodi in meno di 48 ore nella sola provincia reggina. Una escalation che preoccupa anche il direttore di Azienda Zero, Domenico Minniti, che recentemente ai nostri microfoni ha evidenziato la necessità di interventi per affrontare la carenza cronica di personale medico, in particolare anestesisti e rianimatori, che porta a concorsi deserti e pronto soccorso in difficoltà, con il rischio che i cittadini paghino il prezzo più alto.

La pressione nei presidi sanitari, già appesantiti da un sovraccarico di lavoro, sta trasformando luoghi di cura in scenari di conflitto, richiedendo azioni immediate per garantire la sicurezza di chi opera quotidianamente per la salute pubblica.