Calci, schiaffi e insulti inflitti dal 35enne anche alla primogenita. In un'occasione aveva minacciato di morte la coniuge sferrando calci contro la sua auto
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Vessazioni, violenze e minacce quotidiane. È stato condannato a 5 anni di reclusione Giampaolo Ciracò, 35enne di Catanzaro, accusato di maltrattamenti in famiglia. Calci, schiaffi e insulti nei confronti della moglie e della figlia primogenita, atti di violenza che gli sono valsi la condanna. Il pubblico ministero, Cinzia Santo, nel corso dell'udienza aveva chiesto 6 anni di reclusione ma il giudice del Tribunale di Catanzaro, Maria Cristina Flesca, ne ha infine inflitti cinque.
Il 35enne si è macchiato di gravi violenze, non solo nei confronti della moglie ma anche della figlia. In evidente stato di ebbrezza alcolica, ad esempio, nel dicembre del 2019 aveva avvicinato la donna minacciandola di morte e sferrando calci alla sua autovettura.
Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Helenio Cartaginese e Domenico Bennato. Le parti civili rappresentate dall’avvocato Felice Perrone.