È una falda acquifera quella che scorre da settimane e disperde un fiume d’acqua sull’asfalto proprio davanti al Tribunale di Catanzaro. Non una goccia, un rivolo, ma una continua e abbondante perdita. Da quando ha iniziato a manifestarsi, settimane fa, è stata semplicemente recintata.

E mentre, da un lato, nel capoluogo di regione c’è chi continua a lamentare i rubinetti perennemente a secco e disservizi idrici, dall’altra c’è un falda che si sta disperdendo senza alcun intervento quantomeno di raccolta.
Ogni giorno avvocati, giudici, magistrati, imputati, cittadini passano davanti a questa fonte ormai libera e scrosciante.
Pare che il Comune abbia contattato Ferrovie della Calabria e si stia decidendo come canalizzarla. E mentre si decide, un bene prezioso va ad abbeverare l’asfalto. Non è molto green l’approccio del Comune a un problema, solo apparentemente, marginale.