Da venerdì la Cardiochirurgia del Sant'Anna Hospital di Catanzaro è tornata ad operare. Dopo aver ottenuto l'accreditamento per poter svolgere interventi a carico del servizio sanitario regionale le attività sono ripartite ma sospinte da una serie di emergenze. Venerdì la prima, un 84enne con una disseccazione aortica trasferito dall'ospedale Pugliese di Catanzaro.

Emergenze

«È stato preso in carico dal pronto soccorso che aveva prospettato un trasferimento al policlinico universitario - ha specificato il direttore sanitario del Sant'Anna Hospital, Soccorso Capomolla - ma non vi è stata la possibilità perchè a Germaneto le sale operatorie stavano lavorando e non poteva essere accolto». Il secondo sabato sera, un 57enne giunto dall'ospedale Annunziata di Cosenza con un ematoma all'aorta: «È stato in sala operatoria questa mattina. Sono interventi che come direzione sanitaria ho autorizzato perchè innanzitutto c'è la necessità di salvare la vita alla gente».

Costi ingenti

La clinica privata non detiene ancora un contratto con l'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. L'annualità 2020 è sotto la scure del contenzioso e il 2021 ancora da definire. «È un'azienda in profonda crisi - prosegue il direttore sanitario - nonostante tutto non ci siano tirati indietro dinnanzi queste emergenze». Il costo complessivo degli interventi ammonta a circa 200mila euro che la clinica al momento si è accollata senza sapere se gli importi gli saranno poi rimborsati: «Io le chiamo le morti silenziose perchè se non si interviene dinnanzi ad una patologia così acuta, l'evento finale nella maggior parte dei casi è la morte del paziente».