Una mini-rissa fa immediatamente da preludio alla manifestazione indetta dai residenti di viale Isonzo, quartiere a sud di Catanzaro, indetta per protestare contro l'indifferenza e la distrazione manifestata dalle istituzioni. Spintoni, insulti e l'intervento di un carabiniere, questa mattina assieme alla polizia a presidio dell'area più malfamata del capoluogo di regione.

 

«È da ventidue anni che siamo qua, maresciallo - precisa il residente - e non si risolve nulla». Non la prima volta che il degrado va in scena, abbandonando la sfera privata degli appartamenti cadenti e gonfi d'umidità e scendendo in strada con tutto il carico di rabbia.

 

Viale Isonzo alza la voce contro l'unico rappresentante presente, l'assessore ai Lavori pubblici Franco Longo, benché la competenza degli stabili sia condivisa con l'Aterp. «Siamo abbandonati, abbiamo fatto richieste su richieste - spiega Andrea Veneziano, un altro residente - però nessuno mai è venuto a vedere la situazione di viale Isonzo. I bambini non possono uscire fuori, non possiamo fare nulla perchè manca l'illuminazione pubblica».

 

«Qui non si può più vivere - aggiunge Nino Barbagallo -. Non sappiamo più cosa fare, i palazzi sono tutti lesionati». Al termine delle trattative con la Digos un gruppo di residenti guidato dal presidente del comitato viale Isonzo 222, Maurizio Caligiuri, è stato convocato al Comune e ricevuto dal sindaco Sergio Abramo: «Bisogna cercare di costruire una sorta di tavolo politico permanente che discuta di questi quartieri - ha dichiarato Caligiuri - e che inizi a ricercare anche fondi per effettuare interventi».