La parete sfondata da liquami fognari è senza dubbio l'immagine più vivida di un quartiere in putrescenza. Trascorrono gli anni e i mali che affligono viale Isonzo, area a sud della città di Catanzaro, si incancreniscono senza dar luogo ad alcun sussulto di riscatto. Il rione resta avvolto in una cappa asfittica di delinquenza e degrado, dove l'olezzo di cloaca è divenuto segno distintivo. 

Puzza di degrado

Nessuno sembra farci più caso e pure i residenti sembrano quasi assueffati nel mostrare le immagini oscene di pareti sfondate dalle acque di scarico delle fogne. Nelle case popolari di viale Isonzo si sopravvive anche a contatto con i liquami che tracimano dai tombini assieme alla carta igienica, ai cotton fioc creando pozze maleodoranti per le strade. «Siamo nel degrado completo» conferma il portavoce del comitato civico viale Isonzo, Antonio Rubino, all'indomani della riunione tenuta in Prefettura, in cui la Regione ha assunto l'impegno di stanziare risorse per la riqualificazione dell'area.

L'impegno della Regione

«Qui i politici sono venuti, hanno visto ma non hanno mai fatto niente» spiega Antonio Rubino esprimendo un minimo di disillusione rispetto all'ultimo impegno assunto dalla Cittadella. Otto milioni di euro già concessi ad Aterp per risanare una piaga purulenta. L'accordo è stato raggiunto ieri in Prefettura, dove la rappresentante del Governo Maria Teresa Cucinotta ha riunito Comune, Aterp e Regione, chiedendo un maggiore impegno. I fondi sono stati reperiti su risorse provenienti dal piano nazionale di edilizia abitativa e dal fondo per lo sviluppo e la coesione 2014/2020 sulla base del programma di interventi avanzato da Aterp.

Azione di risanamento

E fra questi rientra anche viale Isonzo. «Abbiamo registrato da parte del prefetto di Catanzaro una ferma volontà di costituire una sorta di task force per quel che riguarda le problematiche strutturali del quartiere» ha dichiarato Maurizio Caligiuri, portavoce del comitato presente ieri al confronto a Palazzo di Governo. «Si è parlato di un investimento già disponibile da parte della Regione di circa 8 milioni di euro. Circa 2 milioni e mezzi dovrebbero essere spesi per il ripristino delle fogne, la sistemazione delle strade, l'implementazione dell'illuminazione. E poi circa cinque milioni e mezzo per il risanamento di tutte le case Aterp».

Patrimonio fatiscente

Un vasto patrimonio immobiliare ma sventrato e fatiscente: le case abitate sono prive di manutenzione da anni e quelle vuote, vandalizzate e distrutte. Un residente ci mostra un buco profondo nella parete di un palazzo provocato dagli scarichi dell'impianto fognario, da lì fuoriescono i liquami mentre il pavimento dell'appartamento a pian terreno rischia il cedimento sotto l'azione incessante dell'acqua. Dietro una transenna installata dal Comune di Catanzaro, ci sono ancora ammonticchiati i resti di alcuni cornicioni. Un cumulo rimasto lì da prima di Natale.

La sfida di viale Isonzo

«Sicuramente adesso per le elezioni qua si presenterà qualcuno - aggiunge Antonio Rubino - ma come sempre avvenuto negli anni passati finirà lì. Non c'è nulla di concreto, siamo abbandonati da tutti». «Si dovrà lavorare d'intesa tra Comune e Aterp - conferma Maurizio Caligiuri - e soprattutto bisognerà trovare una soluzione per la cessione delle aree esterne. Ieri tuttavia durante la riunione in Prefettura è stato individuato un percorso».