VIDEO | Riunione in un istituto superiore tra i tecnici della Provincia di Cosenza e la ditta che dovrà effettuare i lavori. L'obiettivo è avviare le attività in piena sicurezza
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Si lavora alacremente negli istituti scolastici cittadini per arrivare pronti ed in totale sicurezza alla data del 24 settembre, scelta dalla Regione Calabria per il ritorno a scuola degli studenti.
Nei giorni scorsi presso l’istituto di istruzione superiore Garibaldi Alfano Da Vinci si è svolta una riunione con i tecnici della provincia di Cosenza e la ditta incaricata di effettuare alcuni lavori per l’adeguamento degli spazi utili alla didattica.
La volontà del dirigente scolastico, Elisabetta Cataldi, è quello di «poter dare avvio ad un nuovo anno scolastico» che sarà «sicuramente un anno diverso» assicurando però la «ripresa in presenza» di tutti gli studenti. Ma la scuola italiana in questi giorni è «in affanno perché le cose da chiarire da parte del governo sono diverse».
I dirigenti scolastici continuano a non avere «le certezze di cui invece necessitiamo per fare un buon lavoro. Ci sono degli aspetti fondamentali che aspettiamo di capire e conoscere». Ma per proprio conto la scuola pensa alla programmazione ed al monitoraggio degli spazi per poter garantire il rispetto delle regole di distanziamento tra alunni e docenti, così come previsto dalle prime indicazioni fornite, senza però dimenticare che la vera incognita ad oggi è sapere se si riuscirà ad avere il personale docente ed Ata richiesto al ministero per poter avviare lo sdoppiamento delle classi nel rispetto delle distanze di sicurezza.
«Abbiamo bisogno di sapere se – spiega Cataldi - ad esempio avremo il personale docente in più che abbiamo richiesto negli innumerevoli monitoraggi che sono stati inviati al ministero e se avremo il numero del personale Ata in più. Dividendo le classi che devono essere coopresenti nelle stesse ore a scuolaserve personale in più ma ad oggi non abbiamo la certezza della reale dotazione aggiuntiva richiesta».
Una incognita alla quale si aggiunge la richiesta di personale Ata che non solo servirà per i «i controlli e la vigilanza» durante l’ingresso scaglionato dei ragazzi o nelle pause come la ricreazione ma per capire che supporto si potrà dare ai disabili che avranno bisogno di «una attenzione ed un impegno in più, con figure aggiuntive, perché non si può risolvere tutto solo con l’utilizzo delle mascherine».
E nell’istituto che è anche un edificio storico entro il quale non si potranno fare grandi lavori di ampliamento delle aule si sta pensando di utilizzare spazi usati per altre funzioni al fine di accogliere al meglio la popolazione studentesca, mentre tutto è pronto per il liceo artistico “Alfano” e l’Ipsia “Da Vinci” che sono scuole concepite in maniera moderna e capaci di accogliere in sicurezza studenti, docenti e personale.
«Cercheremo le soluzioni più idonee», afferma nel corso del sopralluogo con Emilio Iantorno, responsabile tecnico della manutenzione ordinaria della Provincia di Cosenza, per «integrare la didattica in presenza con la didattica digitale ma cercando di darle un ruolo mai prevalente».
Quella della riapertura è «una bella sfida» alla quale la scuola si prepara con grande attenzione e responsabilità. La Provincia di Cosenza lavora al fianco degli istituti per «adattare alle nuove norme gli spazi per evitare assembramenti», ha spiegato Iantorno.
«Certo non possiamo allargare gli edifici ma stiamo cercando di adeguarli al meglio e soprattutto recuperando quegli spazi inutilizzati». Già da giugno è in atto una «ricognizione strategica proseguita anche nel mese di luglio» che ha permesso di dare vita a 36 progetti per soddisfare le richieste dei 120 edifici scolastici «utilizzando le risorse del Miur 1.300.000 euro per farci trovare pronti al 24 settembre».