La rabbia della madre sui social: «Erano tutti presenti e nessuno ha visto. Le scuole devono essere presidiate dentro e fuori, purtroppo questo non interessa ad alcuno»
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Le immagini pubblicate su Facebook dalla madre hanno scosso la coscienza degli altri compagni di scuola. Ma non solo, perché le foto che ritraggono un ragazzo di 14 anni col volto tumefatto sono un segnale da non sottovalutare. È bastato un pugno, sferrato da un altro adolescente dopo la campanella che sanciva le fine delle lezioni, a ridurlo nelle condizioni che tutti ormai conoscono.
Il fatto è accaduto lunedì scorso a Castrolibero, in provincia di Cosenza, quando un bulletto ha inteso passare alle vie di fatto a causa di futili motivi. Ha aspettato che anche la vittima terminasse le ore ed uscisse col resto della classe dall’Istituto. Gli si è avvicinato e gli ha sferrato un gancio dalla violenza inaudita. A quel punto si è dileguato puntando sull’omertà dei coetanei e sperando di confondersi tra la folla.
Il 14enne, invece, è stato immediatamente soccorso dal padre e dagli altri ragazzi con cui si accompagnava, per poi essere trasportato in Pronto Soccorso. I Carabinieri e la preside sono stati immediatamente messi a conoscenza dell’accaduto e, a quanto pare, non è stato difficile rintracciare l’autore del vile gesto, un 16enne che frequenta lo stesso istituto. L’indagine in corso sta cercando di ricostruire i motivi dell’aggressione.
La madre, nel frattempo, si è sfogata sui social. «Erano tutti presenti e nessuno ha visto – ha scritto con un mix di rabbia e tristezza -. Le scuole devono essere presidiate dentro e fuori, purtroppo questo non interessa ad alcuno. Oggi è capitato a mio figlio domani chi sarà la prossima vittima? Siete complici perché omertosi. Vergognatevi tutti».