Iqbal e Agmad, sono tra i sopravvissuti alla tragedia del naufragio di Cutro di origine pakistana, entrambi inseriti nel progetto Sai del comune di Cassano allo Ionio. Ieri sono stati accolti e ricevuti ufficialmente in Municipio dal sindaco Gianni Papasso e dall’amministrazione comunale, alla presenza di autorità civili e militari.

«Il progetto Sai (Sistema di accoglienza e integrazione) di Cassano – hanno spiegato il sindaco Gianni Papasso e il coordinatore del Cidis Onlus Alessio Agostini – offre accoglienza per 55 posti, per uomini singoli e per nuclei familiari». Attualmente il centro ospita 31 beneficiari, 16 uomini singoli e il resto diviso in tre nuclei familiari.

«Da subito – continuano Papasso e Agostini – sono stati offerti loro i servizi di accoglienza materiale che il progetto Sai offre, attivando immediatamente i servizi di supporto psicologico del progetto. Iqbal e Ahmad sono stati inseriti nel corso di italiano interno al progetto per iniziare l'apprendimento della lingua italiana, sono stati avviati diversi colloqui con i beneficiari, grazie ai servizi di mediazione linguistico culturale per dare le prime informazione e i primi orientamenti soprattutto per quanto riguarda la tutela psico-socio-sanitaria (al momento hanno l’iscrizione al servizio Stp) e tutela legale (sono stati raccolti i primi elementi e formalizzeranno la richiesta di asilo politico subito dopo Pasqua)».

«No all’indifferenza - rimarca il primo cittadino -, non si può, rispetto a un fenomeno così importante, volgere lo sguardo altrove».