La Sea Watch sfida tutti ed entra in acque italiane e si posiziona davanti Lampedusa. Il comandante della nave della ong tedesca battente bandiera olandese, Carola Rackete ha annunciato l'intenzione di fare rotta verso l’Italia viste le condizioni dei migranti a bordo. Dalla Calabria arriva una nota di sostegno. Reca la firma del presidente dell’associazione “don Vincenzo Matrangolo”, Giovanni Manoccio che nel comunicato spiega:  «Sono ore drammatiche per la Sea Watch 3, sono momenti davvero impensabili per un Paese che vuole definirsi civile. Non possiamo non apprezzare, sostenere e ringraziare il comandante Carola per il suo atto di coraggio volto a tutelare quel concetto di umanità che, purtroppo, qualcuno in Italia sembra aver perduto».  


Il sodalizio cosentino si occupa dal 2010 di assistenza ai migranti: «Proprio in queste ore mi trovo in Germania per raccontare la Calabria che accoglie, la realtà di una Regione che, nonostante tanti annosi problemi, mette al primo punto la solidarietà, la volontà di accogliere e di costruire ponti». Intanto, dopo il rigetto della richiesta di ricorso presentata dalla comandante alla Corte europea dei diritti dell’uomo, la situazione si fa incandescente. Infatti la motovedetta della Finanza partita da Lampedusa ha intimato l'alt alla Sea Watch a circa 12 miglia dalla costa ma l’imbarcazione ha proseguito la sua corsa.  Sul molo dell’isola siciliana sono schierati i carabinieri. Una vicenda che divide cittadini e partiti ma da Manoccio massima solidarietà: «È nostra intenzione rendere onore a Carola e per questo la invitiamo al Festival delle Migrazioni che terremo ad Acquaformosa il prossimo agosto. Noi continuiamo a lavorare per un futuro di pace».

 

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