Il legale sollecita al ministro Bonafede la riassegnazione delle funzioni di procuratore capo. Era stato indagato per corruzione e trasferito a Potenza
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La partita si gioca in punta di diritto, sulla base di una norma del 2006, esattamente il decreto legislativo 109, che regolamenta le responsabilità disciplinari dei magistrati, fissando per le sezioni unite civili della Corte di Cassazione, un termine di sei mesi per l’adozione di una decisione sui ricorsi, a far data dal deposito delle impugnative.
Il deposito del ricorso
Il legale di Eugenio Facciolla, Ivano Iai, si è opposto l’11 dicembre 2019 all’ordinanza con la quale il Csm ha disposto il trasferimento del Procuratore di Castrovillari alla sezione civile del tribunale di Potenza, in virtù dell’apertura di una indagine per corruzione a carico dello stesso Eugenio Facciolla, nel competente foro di Salerno.
Misura cautelare estinta
Nessuna pronuncia è intervenuta entro l’11 giugno 2020. Per questo, sostiene il legale, dall’11 giugno scorso la misura cautelare applicata nei confronti di Facciolla è da considerarsi estinta. Per queste ragioni, insiste l’avvocato, il Ministero della Giustizia, celerissimo nel disporre lo spostamento di Facciolla dalla città del Pollino al capoluogo lucano, da oltre un mese omette di attivare il procedimento inverso, ovvero di riassegnazione delle funzioni di Procuratore Capo di Castrovillari precedentemente esercitate dal magistrato.
La lettera di sollecito
Il provvedimento ricognitivo cioè di presa d’atto del rientro di Facciolla a Castrovillari, è stato ora sollecitato al Ministero della Giustizia con una missiva a firma dello stesso avvocato Ivano Iai.