Il primo cittadino commenta la sentenza della Corte dei Conti che certifica le colpe della crisi finanziaria del comune con debiti per 32 milioni di euro
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Con condotte, dolose o gravemente colpose, sia omissive che commissive, le ultime due consiliature conclusesi nel giugno 2016, hanno contribuito al verificarsi del dissesto finanziario per 32 milioni di euro del Comune di Cariati, che il consiglio comunale, ha definitivamente dichiarato nel settembre del 2016.
È con queste motivazioni, spiegate in 67 pagine di decreto, che la Corte dei Conti – sezione giurisdizionale per la Regione Calabria, ha riconosciuto responsabili i precedenti amministratori, condannandoli sia al pagamento, a beneficio del Comune di Cariati di una somma di circa 60 mila euro (il massimo, pari a venti volte quanto spettante e percepito); sia alle misure interdittive previste in caso di dissesto dal Testo Unico per gli Enti Locali (TUEL): per dieci anni non potranno ricoprire incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati e non potranno candidarsi alle cariche di sindaco, di presidente di provincia, di presidente di Giunta regionale, nonché di membro dei consigli comunali, dei consigli provinciali, delle assemblee e dei consigli regionali, del Parlamento e del Parlamento europeo.
«Al di là – dichiara il sindaco Filomena Greco – della ricostruzione dei fatti e delle ampie motivazioni di diritto contenute nel decreto della magistratura contabile e riconoscendo senza alcun tentennamento ai passati amministratori comunali, oggi condannati in primo grado, la presunzione di non colpevolezza garantita fino all’ultimo grado di giudizio dalla nostra Costituzione, da un punto di vista strettamente politico-amministrativo emerge con ogni evidenza, in capo a chi ha gestito la città fino al nostro insediamento, la gravissima e diretta responsabilità nell’aver ipotecato per gli anni a venire il corretto e virtuoso funzionamento del Comune di Cariati, stoppato su tutti i fronti».
«Contribuendo a determinare o come scrive la stessa Corte dei Conti quanto meno ad agevolare il verificarsi del dissesto finanziario dell’ente, con piena consapevolezza delle lesività delle condotte messe in campo e le cui conseguenze sono state sistematicamente rappresentate sia dal responsabile del servizio finanziario che dall’organo di revisione, che hanno dato sempre parere negativo ai bilanci approvati dall’allora maggioranza, i passati amministratori, ai quali attestiamo la nostra umana vicinanza, hanno messo il nostro Comune – sottolinea il primo Cittadino – in condizione di non poter svolgere neppure l’ordinaria amministrazione e garantire, quindi, i servizi essenziali alla popolazione».
«Ciò che ci siamo sforzati di ripetere e di far comprendere a tutti – aggiunge – in questi anni complicati di obbligato risanamento delle casse comunali e di ripristino della correttezza, delle verità, dell’equilibrio e della trasparenza assoluta nella gestione delle risorse pubbliche, viene oggi portato alla luce dalla magistratura. Tutti ricordiamo l’enorme buco finanziario causato dalla nota vicenda della So.Ge.Fil., nonché i mancati versamenti dei tributi da parte dei grandi evasori ed i falsi in bilancio certificati dalla sentenza della Corte dei Conti».
«La cosa probabilmente ancora più grave è stata l’aver registrato, sin dal nostro primo insediamento, mediocri campagne di sistematica disinformazione, di delegittimazione dei rappresentanti istituzionali democraticamente eletti e di pericolosa istigazione all’odio sociale promosse, organizzate e portate avanti esattamente da quanti oggi, anche nei ruoli di consiglieri di opposizione, sono stati giudicati responsabili della distruzione finanziaria della macchina amministrativa da loro governata fino al 2016».
«Nonostante le gravissime conseguenze del dissesto finanziario provocato da altri – aggiunge il Primo Cittadino - abbiamo fatto di tutto per evitare ulteriori disagi alla popolazione impegnandoci ogni giorno, così come stiamo continuando a fare, per ricercare fondi extra-bilancio, per continuare a garantire servizi di qualità, per essere in grado di affrontare e aggredire le emergenze e per ambire a sostenere finanziariamente i progetti di crescita e sviluppo che abbiamo condiviso con gli elettori, ai quali non abbiamo mai rinunciato e che sicuramente porteremo a termine entro la fine del mandato».
vNon ci siamo mai fatti prendere dallo sconforto – prosegue – rispetto all’obiettivo di dover restituire speranza e volontà di riscatto alla nostra gente, con spirito di servizio e confidando sempre nella autenticità del nostro impegno. E con lo stesso entusiasmo, la stessa volontà e la stessa visione del futuro che ci ha distinto fino ad oggi, fatta finalmente chiarezza sulla recente storia politico-amministrativa della nostra Città e soprattutto con la coscienza a posto, proseguiremo – conclude la Greco – con il contributo di tutti, a rimettere Cariati in condizioni di ripartire e di ritornare ad essere protagonista dello sviluppo di tutto il territorio».