Nella casa circondariale di Paola, un detenuto ha aggredito il personale medico e le guardie della polizia penitenziaria ieri 10 gennaio. Oltre alle conseguenze per le persone, il fatto avrebbe riguardato anche le cose, con la rottura di buona parte della strumentazione medicale presente nell’infermeria della struttura.

L'uomo, di origini campane, avrebbe manifestato un comportamento violento senza apparente motivo, attaccando indiscriminatamente tutto ciò che gli stava intorno. L'intervento tempestivo degli agenti ha impedito che la situazione degenerasse coinvolgendo altri settori dell'edificio.

Nella casa circondariale della città del Santo non è la prima volta che un fatto del genere si verifica, era già accaduto lo scorso anno, quando ad essere presi di mira – oltre al personale di turno – erano stati anche alcuni detenuti di origine africana, sgraditi ad un gruppetto di reclusi che ne pretendevano lo spostamento in altri padiglioni e che, per questa ragione, avevano aggredito anche un sovrintendente della penitenziaria. Resta ancora inevasa la richiesta formulata dal sindacato degli agenti, che da tempo invocano la necessità di attuare interventi immediati e fornire un adeguato potenziamento di organico per affrontare la persistente criminalità all’interno dell’istituto di pena.

La richiesta di interventi immediati e di un adeguato potenziamento dell'organico avanzata dal sindacato degli agenti è ancora senza risposta. Nonostante la professionalità e il senso del dovere dimostrati dalla Polizia penitenziaria di Paola, l'istituto continua a essere teatro di tensioni legate alla sicurezza e all'ordine interno. Queste problematiche, spesso, sono alimentate dalle minacce e dalle proteste violente di alcuni detenuti, che sembrerebbero considerare la struttura più come un albergo che come un carcere.