Denuncia dell'allenatore del Komunicando Ikst, società di Prima Categoria, al termine della gara disputata contro il Roccabernarda. Oggetto delle ingiurie tre giocatori di origine gambiana. Uno di loro colpito con una testata
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Una nuova storia di violenza ed intolleranza scuote il calcio dilettantistico calabrese. A denunciarla è l’allenatore del Komunicando Ikst, compagine cosentina militante nel girone B del campionato di Prima Categoria impegnata quest’oggi, 24 marzo, in trasferta a Roccabernarda dove, secondo quanto raccontato dal tecnico Renato Tarditi, tre dei suoi giocatori, tre ragazzi di colore originari del Gambia, sono stati oggetto di minacce ed insulti razzisti per tutto il corso della partita.
Ferito al volto con una testata
«Fin dalle prime battute della gara – racconta – sono stati presi di mira, apostrofati con frasi tipo negro di m…, puzzi, Salvini vi manda a casa. Poi, a pochi minuti dalla conclusione, uno di loro, Jarjiu Musa di vent’anni, è stato anche oggetto di un fallo di reazione da parte di un avversario: lo ha colpito con una testata, condita anche dagli insulti dell’allenatore del Roccabernarda il quale non si è fatto scrupolo di applaudire la prodezza del suo giocatore. A quel punto abbiamo abbandonato il terreno di gioco senza attendere il triplice fischio».
Ci sarebbero dei precedenti
Il giovane gambiano ha riportato un taglio all’altezza dello zigomo. «Per la rabbia e la delusione – ha concluso Tarditi – ha pianto per oltre dieci minuti sotto la doccia». Tali comportamenti si sarebbero consumati davanti agli occhi del direttore di gara. Non sarebbe la prima volta che i giocatori gambiani sono stati oggetto di comportamenti intolleranti a sfondo razziale. Non è escluso che la società del Komunicando decida di presentare ricorso alla giustizia sportiva.