Sotto la lente d'ingrandimento un match di terza categoria disputato domenica scorsa, tra Real Verbicaro e la capolista Oreste Angotti
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Intemperanze e aggressioni degenerate in una vera e propria caccia all’uomo. Nel secondo tempo del match tra il Real Verbicaro e la Oreste Angotti, disputato domenica 17 marzo scorso nella città dell’alto Tirreno cosentino per il campionato di terza categoria, ad un certo punto il calcio avrebbe lasciato il posto a deprecabili episodi che nulla hanno a che fare con i valori dello sport. Tanto che uno dei calciatori della Angotti, compagine di Torano Castello, ha dovuto fare ricorso nella serata alle cure dei sanitari dell’Annunziata per un colpo al costato.
Le notizie corrono sui social
La vicenda, filtrata attraverso i social, ha trovato conferma tra i dirigenti ed i giocatori della Angotti. Durante il match sarebbero volate botte da orbi: schiaffi, pugni, qualcuno sarebbe stato scalciato dagli avversari anche dopo essere finito a terra, senza che l’arbitro prendesse alcun provvedimento, neppure a carico di elementi e dirigenti del Real Verbicaro che in più occasioni avrebbero lasciato il loro posto in panchina per entrare sul rettangolo di gioco. Per la cronaca poi il Real Verbicaro, sotto di due gol, ha rimontato e vinto la gara per 3-2.
La denuncia di un calciatore
«Tutti hanno visto cosa è accaduto, ma hanno fatto finta di non vedere – dice Gianpaolo Micieli, giocatore della Oreste Angotti in un post sui social – Sinceramente penso che a questi livelli bisognerebbe giocare per divertirsi». Il presidente della società, Francesco Cicirelli, preferisce non rilasciare dichiarazioni in attesa del pronunciamento del giudice sportivo. Sempre che le intemperanze siano state annotate dal direttore di gara.