La Calabria da oggi è zona arancione. La decisione del ministro della Salute Speranza è giunta due giorni fa quando il monitoraggio Iss-ministero relativo alla settimana 16-22 novembre ha evidenziato che in 5 regioni, tra le quali appunto la Calabria, non si registra un sovraccarico oltre la soglia critica del 30% dei posti letto Covid occupati per le terapie intensive. L'ordinanza entrerà in vigore da oggi.

Cosa cambia

Spostamenti

Ci si potrà muovere liberamente all’interno del proprio comune di residenza dalle 5 alle 22 senza autocertificazione. Vietato circolare, invece, tra le 22 e le 5 (salvo comprovati motivi di lavoro, salute o necessità). Rimane vietato uscire dal proprio comune e dalla propria regione, se non per motivi di studio, lavoro, salute o altre urgenti necessità previste dai regolamenti (occorre autocertificazione).

Attività all’aperto e sport

Anche in zona arancione restano chiuse le piscine, le palestre, i centri benessere e termali e persiste anche la sospensione delle competizioni e degli eventi legati allo sport.
Sarà possibile fare attività motoria all’interno del proprio comune e all’aperto.

Ristorazione

Restano sospese le attività dei servizi di ristorazione. Bar, ristoranti, gelaterie, pub e pasticcerie rimangono chiusi ma possono continuare a praticare il servizio di asporto fino alle 22, così come avveniva in zona rossa.

Attività commerciali

Potranno riaprire tutti i negozi al dettaglio, anche di beni non necessari. Ugualmente i centri commerciali (ma rimarranno chiusi nei giorni festivi e prefestivi). Ripartono anche tatuatori ed estetisti (che in zona rossa erano stati tagliati fuori, a differenza dei parrucchieri). Ancora chiusi, invece, i bingo, le sale slot e i centri scommesse.

 

Le scuole

A meno che non siano in vigore altre ordinanze comunali, da lunedì si ritorna a scuola e c’è una novità: tornano in classe anche gli studenti di seconda e terza media, per i quali, nelle zone rosse, è attualmente prevista la didattica a distanza.
Le superiori continueranno a rimanere chiuse (con obbligo di Dad).

 

Trasporti cinema e teatri

Nessun cambiamento riguarda i trasporti pubblici: la capienza resta fissata al 50%. Cinema, teatri e musei restano chiusi.

Le parole di Spirlì

«È un premio al comportamento dei calabresi che, pur continuando a resistere di fronte a una emergenza nell'emergenza covid, quasi sconfortati, stavano perdendo la loro storica capacità di resistere agli assalti più cruenti e alle ingiustizie più mortificanti». Cos' presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì. 

«La continua interlocuzione con il governo centrale e la reciproca disponibilità alla collaborazione - aggiunge Spirlì - hanno fatto sì che questo piccolo miracolo istituzionale potesse avvenire. Cosa cambierà, dalle prossime ore in poi? Tanto, ma anche poco. Tanto, perché, finalmente, le attività commerciali potranno riaprire, alzando le saracinesche e accogliendo i clienti; poco, perché sarà comunque necessario mantenere lo stesso rigore nel seguire le norme sul distanziamento sociale, nell'uso dei dispositivi di protezione individuale e nel rispetto dei vari divieti, tra cui quelli relativi agli spostamenti e al coprifuoco».