VIDEO | Il numero uno della Protezione civile in riva allo Stretto per un vertice in Prefettura: «Non sono qui per fare processi. Oggi ci occupiamo di come chiudere la fase operativa, poi parleremo di tutto il resto»
Tutti gli articoli di Cronaca
Il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, è arrivato stamattina in prefettura a Reggio Calabria per partecipare alla riunione del Centro coordinamento soccorsi. Da giorni la provincia è devastata dagli incendi che hanno causato vittime e devastazione.
«Al momento in regione Calabria le richieste di intervento antincendio sono gestibili e coperte. C’è un certo allentamento degli incendi, sempre da prendere con estrema cautela. Dobbiamo considerare la settimana calda che stiamo attraversando e il fatto di trovarci nell’area Mediterranea che brucia, come accaduto anche in Grecia. Il miglioramento dipenderà anche all’abbassamento delle temperature, anche se l’assenza di condizione predisponenti all’incendio non esclude che roghi possano essere appiccati, per colpa o per distrazione. Tramite satellite abbiamo acquisito delle informazioni che riferiscono di oltre 11mila ettari di terra bruciata solo nella Calabria meridionale. È una situazione dunque importante che siamo qui per monitorare e affrontare al meglio», così il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, oggi a Reggio Calabria per prendere parte alla riunione del Centro coordinamento soccorsi, svoltasi in Prefettura. La tappa nella città dello Stretto precede quella a Catanzaro presso la Soup sala operativa di unificazione permanente gestita dalla Regione Calabria.
«Prima l'emergenza»
«La nostra è un’attività operativa e quando ci troviamo di fronte a situazioni così impegnative, veniamo a ragionare con chi lavora sul territorio, prefetto, vigili del fuoco, sindaci, volontari delle strutture che si sono adoperate che ringrazio, per verificare la situazione e stabilire come chiudere questa fase operativa, visto che ancora oggi ci sono incendi da spegnere in regione Calabria e solo dopo ci occuperemo di discutere di prevenzione, della linea del bosco, delle aree protette, di chi poteva fare di più e meglio e di chi ha fatto bene. Oggi non sono qui per esprimere giudizi ma a portare il supporto operativo e la vicinanza del presidente Mario Draghi a questo territorio duramente colpito anche con vittime. Il nostro mandato è quello di ascoltare il territorio. Ci sono tante aree colpite in Italia in questo momento. La campagna antincendi infatti prosegue. Solo dopo si procederà con tutte le valutazioni nelle sedi opportune», ha sottolineato ancora Fabrizio Curcio.
Al tavolo con lui, il prefetto Massimo Mariani, il sindaco metropolitano reggino Giuseppe Falcomatà, rappresentanti dell’esercito e delle forze dell’ordine e i sindaci delle aree più colpite e devastate e dove da giugno ci sono state anche cinque vittime.
Gli occhi del Governo sulla Calabria
Ieri la telefonata al sindaco Giuseppe Falcomatà del presidente del Consiglio Mario Draghi e oggi la visita del numero uno della protezione civile per rimarcare l’apprensione per quanto sta accadendo in Calabria, e non solo, e preannunciare programma di ristori per le persone e le imprese colpite e un piano straordinario di rimboschimento e messa in sicurezza del territorio.
«La scorsa domenica il presidente Draghi ha firmato anche per la Calabria lo stato di mobilitazione nazionale e questo ha consentito al sistema di mobilitare delle risorse fuori regione e ha permesso ai sindaci di lavorare sulle somme urgenze. Dal punto di vista operativo il territorio calabrese è stato posto nella condizione di essere più reattivo rispetto alla situazione emergenziale. Solo ieri dei dodici mezzi assegnati alla Calabria, sei erano impegnate solo in Aspromonte», ha sottolineato il numero uno della Protezione Civile.
Nel merito delle operazioni di soccorso Fabrizio Curcio ha poi spiegato che «le procedure per l’attivazione dei mezzi aerei della flotta di Stato sono molto consolidate e tengono conto delle esigenze nazionali. Il rapporto è stato di assoluta collaborazione e vorrei ringraziare i sindaci per essere stati, anche in questa delicata situazione, l’interfaccia con le comunità colpite. Inoltre è bene chiarire che la linea del bosco è di competenza regionale e che ci sono dei piani regionali deputati alla sua tutela. Lo Stato assicura, come ha fatto, il concorso della flotta aerea nel momento in cui, per dimensioni, tipologia, condizioni eccezionali e gravità, la Regione non riesce a risolvere».
«La nostra è una visione nazionale e se, sulla Calabria con tutte le cautele del caso, registriamo un allentamento, già arrivano nuove richieste di intervento dalla Basilicata e dal Lazio. Intanto oggi qui a Reggio sono state stabilite le procedure per fare fronte a questa situazione e si è ragionato anche sulla prevenzione e sul rapporto con il Parco Nazionale dell’Aspromonte; non sono temi nuovi ma già noti e che ancora saranno trattati. Abbiamo posto delle basi per ragionare e per migliorare alcune attività di prevenzione», ha concluso il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.
Presente alla riunione anche il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, colonnello Marco Guerini, che ha confermato l’impegnativa attività di approfondimento e di accertamento di responsabilità in corso, in merito agli incendi di queste settimane. Al momento, però, ancora nessun arresto.