È stato rinvenuto un cadavere ad Ariola, frazione del comune di Gerocarne nelle Preserre vibonesi. Le ricerche hanno impegnato da questa mattina gli uomini della Squadra mobile di Vibo Valentia.

 

Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, si trovava in una boscaglia vicino a una carcassa di una 500, che però non c’entra con la vittima, ma è stata usata dagli inquirenti come punto di riferimento per lo scavo.

 

Non si esclude, anche se il procuratore capo di Vibo Valentia Camillo Falvo ha mantenuto il massimo riserbo, che per la scoperta del cadavere si siano rivelate fondamentali le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia.

«Nei prossimi giorni – ha dichiarato il procuratore – speriamo di poter dire a chi appartiene il cadavere. Abbiamo dei sospetti ma è ancora troppo presto. Il corpo è stato trovato avvolto in un cellophane nascosto sotto la carcassa di un’auto. 

 

Si tratta di un soggetto che è stato sicuramente sparato da un’altra parte e poi trasportato qui. Le risultanze investigative che avevamo ci hanno condotto in questo punto ed effettivamente sotto la carcassa di un’autovettura, una Fiat 500 rossa. Pensiamo si tratti del cadavere di un uomo ucciso qualche anno fa. Avevamo avuto delle indicazioni ma poi sono stati bravi gli uomini della Squadra Mobile a individuare il luogo esatto in cui è stato trovato il cadavere»

 

Sul posto, oltre al procuratore Falvo anche il sostituto procuratore Filomena Aliberti, i vertici della Squadra mobile e il medico legale.

 

La zona de rinvenimento rappresenta un buco nero della lupara bianca per i clan dell’area delle preserre vibonesi. Area nella quale si sono consumate diverse guerre di mafia a partire dagli anni ’90.