A Longobardi, Triparni e Bivona le analisi hanno evidenziato la presenza di coliformi ed enterococchi. Il sindaco Limardo: «Al lavoro per individuare la causa e risolvere il problema»
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«Ci è stato appena comunicato l'esito delle analisi che periodicamente vengono svolte, relative ai prelievi effettuati in data 31 agosto alle fontanelle pubbliche delle frazioni e della città capoluogo. È stata riscontrata la presenza di coliformi a Longobardi, Triparni e Bivona». A riferirlo è il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, che con propria ordinanza ha vietato l'utilizzo dell'acqua per scopi potabili e per il consumo umano nelle frazioni di Longobardi, Triparni e Bivona.
«Gli uffici sono già al lavoro per individuare la causa e risolvere il problema. Informeremo la cittadinanza in maniera tempestiva sull'evoluzione della vicenda», ha aggiunto. I campioni di acqua da analizzare sono stati prelevati dalle fontanelle dell'intero territorio comunale lo scorso 31 agosto. Non sono risultati conformi ai parametri fissati dalla legge, quelli prelevati alle fontane pubbliche di Triparni, Bivona Marinella (Chiesa), Piazzetta Longobardi e Via Liguria Longobardi a causa della presenza di batteri coliformi totali e solo per Piazzetta Longobardi la presenza minima di enterococchi.
L'ordinanza
Dal momento in cui i prelievi non conformi - si legge nell'ordinanza - rientrano nelle reti idriche, alimentate dalle stesse fonti di approvvigionamento, si è deciso di vietare provvisoriamente l'uso dell'acqua, «al fine di garantire la tutela della salute pubblica e le condizioni di sicurezza igienico sanitarie».
Nello specifico, l'acqua non può essere utilizzata per: uso alimentare, igiene orale, lavaggio oggetti per l'infanzia (biberon, contenitori pappe ecc.), il lavaggio e preparazione degli alimenti, lavaggio stoviglie o utensili da cucina e lavaggio apparecchiature sanitarie. L'acqua può invece essere usata per: l'igiene della persona, la pulizia della casa e il funzionamento degli impianti sanitari. Disposizioni che avranno validità fino a quando non verrà ripristinata la potabilità dell'acqua e non sarà quindi revocata l'ordinanza.
Nuovo incubo
Un nuovo incubo per Vibo Valentia. Già a inizio luglio molti cittadini erano rimasti senza la possibilità di utilizzare l'acqua nelle proprie case, sempre a causa della presenza di batteri coliformi ed escherichia coli. Allora il divieto aveva riguardato Vibo Centro ed era durato oltre dieci giorni, scatenando non poche proteste.